La mia visione essenziale e femminile. Ci sono pochissime donne che lavorano nel campo dei video e da mio punto di vista questo rappresenta una marcia in più. Inoltre ho studi in campo cinematografico alle spalle e ciò mi perfette una visione più cinematografica appunto. E' la differenza tra raccontare e far semplicemente vedere le cose che accadono: io racconto.
Tutto. Ho un lavoro che mi permette di esprimermi ogni giorno attraverso la mia passione più grande, inoltre questo coincide sempre con il conoscere persone nuove, diversissime tra loro. Amo il fatto di non poter limitare ciò che faccio all'aspetto tecnico e pratico, ma di dover considerare sempre l'aspetto umano, che è la determinante per un risultato che veramente emoziona.
Una delle prime domande riguarda l'attrezzatura di solito: perché usi una macchina fotografica per fare video? Perché mi da la possibilità di scegliere diverse ottiche, quindi diversi "modi" di vedere. Nella pratica è la soluzione perfetta per dare un look cinema ad un budget umano. Inoltre quando lavoro "viaggio leggera", ovvero non uso stabilizzatori e supporti invasivi, mi piace non farmi notare e per questo uso una macchina piccola (Nikon D750), un monopiede e un treppiede (Manfrotto). Spesso le persone che riprendo non si rendono nemmeno conto che qualcuno le sta filmando: è l'unico modo per avere delle emozioni reali al 100%.
La mia visione del video è essenziale: non mi piacciono i movimenti di macchina esagerati, i montaggi pieni di effetti... i miei video in questo senso sono molto "fotografici", la maggior parte delle mie riprese infatti sono statiche, è la scena davanti a me che vive. Uso molto lo sfocato (soprattutto del 50mm) per concentrare l'attenzione sui dettagli che dal mio punto di vista sono di fondamentale importanza per creare delle atmosfere precise.
Spesso nel mio lavoro non ho la possibilità di conoscere di persona i clienti se non nel giorno delle riprese (lavoro spesso con stranieri), questo può rappresentare una difficoltà, infatti in pochi minuti bisogna capire che tipo di persone si hanno davanti per poterle raccontare per come realmente sono. Ribadisco quindi che l'elemento umano in una professione come la mia è fondamentale, per mia fortuna sono naturalmente empatica e questo non è un limite ai miei occhi, è l'esatto opposto.