Credo che essere un architetto mi abbia aiutato a diventare anche un buon fotografo. Dall'architettura ho imparato il rispetto dei tempi e dei luoghi, ho imparato ad ad essere protagonista senza dichiararmi, a tenere a bada il mio ego per lavorare sulle reali necessità dei clienti. Le mie spose mi chiamano "la fatina" perchè durante le cerimonie riesco ad essere presente, in ogni momento importante pur restando nell'ombra della discrezione. I sorrisi spontanei sono la luce più bella di cui splendiamo noi umani.
Progettare è un piacere prima ancora che un lavoro, ogni commissione è una nuova avventura e mi arricchisce di conoscenza, affina la mia sensibilità di essere umano. Riesco sempre a fare in modo che il cliente mi guidi verso ciò che desidera, il mio sforzo è quello di capire e trasformare le sue esigenze in realtà tangibile. Amo la fotografia, in tutte le sue forme espressive perchè mi fa sentire il protagonista delle scene che seguo dall'obiettivo, mi fa mimetizzare col soggetto. Amo anche il lavoro di post produzione che curo personalmente e spesso prevedo già in fase di scatto.
"Sei un architetto di interni o di esterni?" "Sono un architetto , ciò significa che mi occupo di organizzare lo spazio in funzione del vivere umano. Si vive di facciate e di piccoli ambienti intimi, l'importante è porsi sempre le domande giuste e non affrettare le risposte. Ogni scala di progettazione ha le proprie esigenze compositive. Essere un architetto è solo l'arte di porsi le domande giuste." "Poi ci dici tu quando vogliamo fare delle foto?" "Fate finta che io non ci sono e vi garantisco che sarà un successo" "Io vengo male in foto, poi ci vuole photoshop" "Tu pensa solo a divertirti e ricorda che più si diverte la sposa, più belle saranno le foto"
Ho bisogno di entrare in intimo rapporto con i miei clienti, di conoscere le proprie esigenze e le proprie passioni, a volte anche i difetti e qualche segreto. Tutto ciò che loro condivideranno con me delle proprie vite io lo trasformerò in progetto. Mi piace tantissimo lavorare con le luci naturali e spesso preferisco dare alle foto un pò di grana pur di non rinunciare alla naturalezza dei volti. I flash li uso solo nelle foto di posa, dove i colori e le geometrie sono protagoniste del lavoro.
Il mio primo progetto realizzato è stata la ristrutturazione di un ristorante dove prima di laurearmi lavoravo come cameriera. Sono stata chiamata dai proprietari perchè io da ex cameriera conoscevo come nessun altro le pecche e le necessità del posto. Poche volte ricordo di aver provato tanta soddisfazione nel fare il mio lavoro. Mi è capitato di avere clienti alla loro prima cerimonia, un pò ansiosi e agitati per la riuscita del servizio fotografico. Alcuni avevano già uno standard di foto in testa che mi hanno chiesto di riprodurre. Io ovviamente li ho accontentati, ma alla fine del lavoro sono stati molto più felici delle foto scattate durante le preparazione della scena prestabilita, gli scatti spontanei che gli rubo entrando in sintonia con le loro emozioni.