Alessandro Pedranti

Riflessologia Plantare · registrato 7 anno/i fa
Milano Cormano
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Fondazione / Data di inizio

2018
Il Centro Fior Di Loto

Il centro fior di loto nasce da un’ innata passione per la cura del proprio stato di benessere mentale, fisico e spirituale.
Nasce da una profonda analisi di ciò che siamo e di cosa si vuole costruire in questa vita, e come si voglia arrivare pronti e soddisfatti ad ogni passo , sfida che ci si presenti.
Non prendiamo mai in considerazione che non siamo solo corpo e mente, noi siamo molto più di questo.
Non teniamo mai in considerazione che una parte di noi detta “Anima” ha la sua valenza nella nostra esistenza di oggi, siamo concentrati solo sul materialismo, ma così facendo perdiamo di vista la nostra vera natura e il perché siamo qui, ora.
Siamo cosi tanto intenti ad appagare, saziare la fame, la fama e la soddisfazione materiale, che ci dimentichiamo di ascoltare noi stessi il nostro “IO” più profondo, quello stato che ci permette di comunicare con il nostro corpo, il quale cerca in tutti i modi di comunicare con noi, nel modo più semplice ed efficace che ci sia, manifestando il suo disagio con delle Contratture, dalle quali si evince uno stato di malessere.
Anche di fronte a questo sofferenza siamo capaci di tacitare noi stessi, queste situazioni ci portano inevitabilmente in una fase di scissione tra gli elementi che ci costituiscono.
Se prendessimo in considerazione la vita di tutti i giorni, non ci aiuterebbe a rimanere collegati con noi stessi, presi da troppa frenesia e dalla ricerca di benessere, il consumismo che ci attanaglia, l’estetismo, tutto ciò è il frutto di una società che detta leggi da tutti i punti di vista, sia sociali che culturali, ci porta a pensare e agire tutti allo stesso modo.
Sino ad arrivare ad una dimenticanza di noi stessi, il nostro corpo, il nostro io la nostra anima, ci appaiono entità separate, tutto una grande confusione, che parte dalla mente sino ad arrivare al nostro corpo.
“ MENS SANA IN CORPORE SANO” tutto ruota attorno alla nostra vita a nessun altro, siamo noi soggetti unici ed inimitabili, siamo noi arcani di noi stessi, non esiste una copia di noi.
Riportare ad uno stato di equilibrio interno ed esterno di riconoscimento “ MENS SANA IN CORPORE SANO”,
non è un passo semplice da affrontare, non si tratta di una passeggiata, ma di un lavoro profondo che parte dentro di noi.
Con l’aiuto di manovre le quali lavorano a stretto contatto con il nostro inconscio, sciogliamo le contratture, le manifestazioni del disagio interiore, per poi lasciare spazio a un’ attenta riflessione al fine di non incorrere più nelle stesse trappole che la vita ci propone tutti i giorni. Teniamo sempre in considerazione che questo sforzo questo lavoro difficile e lungo pieno di ostacoli, parte da un passaggio obbligatorio par migliorare noi stessi.
IL nome FIOR DI LOTO racchiude in sè il vero significato di questo centro, il simbolo del FIORE DI LOTO è la rinascita. Il loto, infatti, è il simbolo dell’illuminazione e della rigenerazione spirituale e vive nelle zone stagnanti, con le radici ben salde ed ancorate alla paludi, eppure, nonostante questo, riesce a mantenersi pulito, facendo sbocciare fiori dalla bellezza inenarrabile con petali e foglie, così come il seme da una lunga siccità riesce a risorgere ed elevarsi . Il loto, sempre secondo la tradizione asiatica, esprime altri significati profondi ed allo stesso tempo potentissimi, come la crescita spirituale, la resurrezione, la consapevolezza della propria natura e della propria forza e la capacità di non farsi contaminare dalle “lordure” di questo mondo. Esprime anche purezza e capacità di mantenersi intatti dalla corruzione”.
Così il centro FIOR DI LOTO si propone con Rispetto verso tutti e il tutto, per ritrovare il nostro equilibrio innato in noi stessi, quell’equilibrio proprio individuale ed unico, che ci ha permesso di essere ciò che siamo, nella forma, nella sostanza, nello spirito, nel colore e nella profondità della nostra anima.
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La Reflessologia Zu

Per Reflessologia si intende una pratica manuale che mira a sollecitare e stimolare, tramite un particolare massaggio o tocco, di zone del corpo chiamate punti riflessi. Per zona riflessa si intende un punto della superficie corporea su cui, si proietta un determinato organo collocato anatomicamente, lontano da tale punto. Agendo su questi punti si ha la possibilità di condizionare positivamente l’organo corrispondente; Agendo sul sistema di auto correzione e guarigione che vige in ognuno di noi, attraverso un tocco. Per questo motivo la riflessologia rientra nel settore delle medicine complementari.
Il Metodo ZU si contraddistingue rispetto ad altre tecniche dette reflessologiche per lo studi approfondito e analitico delle identificazione dei punti riflessi sul piede quelle che chiamiamo I.A.R.S. identificazione aree riflesse sensibili, associando la ricerca e conoscenza che unisce la Medicina Tradizionale Cinese, attraverso i punti d’agopuntura presenti sul piede sono una peculiarità di questa tecnica. La visione del Piede è una visione tridimensionale, volgendo la nostra attenzione non solo al piede, come arto ma come se il soggetto sia ridimensionato ed espresso su tutto il proprio piede. Definisce ed esprime le alterazioni Psico-Soma attraverso le dita, orienta il “Qi” (detta impropriamente energia) attraverso i meridiani energetici dell’arto inferiore.

La reflessologia ZU è una reflessologia tradizionalista i piedi sono massaggiati sulla pianta del piede sul dorso e medialmente, nella reflessologia ZU si utilizzano tutte e dieci le dita, non solo il pollice, il massaggio è esercitato con diverse intensità e pressione, con una intenzione ben precisa per contattare sia lo strato corporeo, che “organo, viscere”, il qual si vogliamo sollecitare o stimolare.


I Benefici della Reflessologia plantare Zu
I Benefici della Reflessologia plantare sono molteplici si passa da ottimizzare la circolazione sanguinea, stabilizzando il funzionamento del nostro organi e parti, con miglioramenti dal punto di vista fisiologico strutturale ed emozionale, si hanno miglioramenti dal punto di vista psichico, vediamo un riequilibrio da parete del sistema nervoso colpito da disturbi come l’insonnia e l’ansia, in oltre influenza anche la funzione linfatica sia superiore che addominale, il riequilibrio del sistema digestivo.
La reflessologia Zu ha una funzione preventiva, determina una riduzione del dolore di una specifica zona ed evita la sua ricomparsa.


ORTHO-BIONOMY

STORIA:
Arthur Lincoln Pauls nacque il 12 febbraio 1929 in Canada, si avvicinò al mondo della medicina naturale avendo problemi di salute, e quando la sua salute migliorò iniziò a studiare Osteopatia.
Durante gli studi conobbe il Dr Jones, scopritore di una metodologia in grado di allentare le tensioni muscolari attraverso le posizioni “antalgiche“.
Approfondì gli studi e la tecnica del Dott Jons. sulle possibilità di rendere i movimenti osteopatici delicati e dolci, sviluppò così un nuovo metodo che chiamò “Phased Reflex Techniques”.
Nel 1978 fondò in California la “Society of Ortho-Bionomy® International” e da allora ha insegnato la tecnica in tutto il mondo.
Negli anni 80 arrivò in Europa dove inizia a diffondere l’Ortho-Bionomy ®, prima in Svizzera, poi in Francia e successivamente in Italia, Germania, Austria…

Cos’è l’Ortho Bionomy/ Cosa serve
L’ortho-bionomy è un metodo che sfrutta le posizioni naturali che assume il nostro corpo, dette“ANTALGICHE”permettendo di liberare le tensioni muscolari, accumulate nel nostro corpo.
Per semplificare la comprensione del “QI” detta impropriamente Energia, le cause possono essere suddivise in tre ENERGETICA, ORGANICA, PSICOSOMATICA, tutti e tre gli aspetti vanno visti come un unico e solo elemento “QI”, in moda da avere una visione più dettagliata.
I dolori e le contratture muscolari si associano ad uno stato di malessere generale del corpo, della mente, la quale somatizzando situazioni di stress può dare origine ad una manifestazione nel corpo di disagi interni.
Possiamo avere dei traumi passati o presenti che hanno dato origine a delle contratture che stando in loco per tempo si instaurano in profondità tanto da apparire silenti al nostro sentire, sia anche il caso di contratture che si manifestano in superficie.
L’orho bionomy permette di sviscerare questi malessere che pervadono, e con un attento e profondo lavoro di ricostruzione del percorso a ritroso si arriva alla causa del malessere, delle tensioni fisiche.
Con l’aiuto di manovre da parte dell’operatore, senza voler guarire niente e nessuno, si arriva allo scioglimento della tensione muscolare e di una armonizzazione del “QI”, dell’energia e alla presa di coscienza da parte della persona, una consapevolezza del perché e dell’origine del proprio malessere. Si stimola quindi il processo di autoguarigione insito in ognuno di noi.

Impiego dell’ortho bionomy:
Il campo di impiego è su tutto l’ apparato osseo muscolare, riguardando quindi contratture muscolari, traumi dovuti ad incidenti, traumi dovuti ad operazioni, riequilibratura posturale. Le aree interessate sono quindi:
Cervicale - Dorsale – Lombare – Osso sacro – Coccige – Bacino - Correzione della relazione Bacino/Ossosacro - Gabbia toracica - Ginocchia/caviglia/piede – Spalla – Scapola Gomito- polso - mano


Traumi e shock Emotivi


Il trauma è un evento violento, di solito inaspettato e di forte intensità, è realmente pericoloso, o anche solo percepito come tale, per la nostra incolumità o sopravvivenza.
Ogni essere Umano può aver vissuto diversi traumi nella propria esistenza, eventi traumatici di forte stress che ancora oggi ricordiamo bene, tenendo tutto dentro di noi o che abbiamo dovuto rimuovere per sopravvivere al forte impatto avuto sulla nostra esistenza
Eventi con queste caratteristiche sono chiamati solitamente traumi da shock, alcuni esempi possono essere, catastrofi naturali, violenze ed aggressioni, furti e scippi, molestie, lutti improvvisi o prematuri, incidenti, interventi chirurgici, traumi sportivi, parti traumatici, grosse cadute, ed altro ancora.
In alcuni casi assistere a qualcuno di questi eventi può essere vissuto in modo traumatico.
Possiamo incorrere anche in un altro tipologia di trauma detto Trauma Complesso o Cumulativo
traumi complessi, o cumulativi, (vissuti quasi sempre durante l'infanzia e l'adolescenza)
l trauma complesso nasce in relazioni interpersonali, con i propri genitori, per il bambino come prima risorsa per la sua stabilità e sicurezza affettiva e che dovrebbe accompagnarlo per tutti gli anni del suo sviluppo psico-emotivo.
Le ferite subite all'interno delle prime relazioni “solitamente con i genitori” sono probabilmente le ferite più difficili da guarire in quanto sono penetrate profondamente nella mente e nel corpo della persona e ne hanno formato l'identità in modo più o meno importante, dette anche credenze.
Il trauma finche non lo si porterà allo scoperto il suo ricordo rimarrà sempre vivo, anche se cerchiamo di reprimerlo troverà sempre il modo di riemergere dal posto in cui lo abbiamo segregato, anche a distanza di tempo come se fossero state scattate delle foto a colori.

Le principali categorie di sintomi del trauma complesso

1. Alterazioni nella regolazione delle emozioni e del comportamento,
2. Disturbi della coscienza e dell'attenzione
3. Somatizzazioni
4. Alterazioni nella percezione di sè, nello specifico
5. Alterazioni nella percezione delle figure maltrattanti.
6. Disturbi relazionali,
7. Alterazioni nei significati personali.
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2 persone raggiunte


TRATTAMENTO FASCIALE


E' un trattamento che agisce sul tessuto connettivo che avvolge i muscoli come una fascia, un tessuto senza soluzione di continuità che si trova longitudinalmente nel tronco e negli arti e orizzontalmente su tutte le altre zone corporee. La suddetta tecnica è stata la prima che ha messo in risalto l’importanza della fascia intesa come tessuto connettivo che riveste l'organismo sia superficialmente che in profondità, a livello sottocutaneo. Il terapista identifica i punti determinando la zona “densificata” da trattare insieme a traumi o posture errate, tale da restituire fluidità del movimento e assenza di dolore. Si tratta di una tecnica di terapia manuale che non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli (cioè sulla fascia che li riveste); già in prima seduta, si ha una parziale risoluzione del dolore.

Cosa insolita della manipolazione fasciale….

Finora il compito di sincronizzare il movimento è stato attribuito unicamente al sistema nervoso centrale. I neurofisiologi che studiano il monitoraggio dell'attività elettrica delle singole cellule nervose e di strutture nervose più complesse, hanno cominciato a chiedersi come il cervello potesse controllare tutto il movimento articolare che promuove un gesto motorio. Scoprirono che esso può essere coordinato dalle fasce. Se la membrana, che è l’elemento coordinante, diventa più densificata, l’effetto inevitabile è la disarmonia motoria. Alla base della densificazione vi sono tre classi di fattori: meccanici (traumi, eccesso d’uso), chimici (alimentazione, farmaci) e fisici (freddo, il vento).
La rivoluzione del metodo sta nel mettere il focus non sull’articolazione ma sui motori che ne gestiscono il funzionamento.
Altre tecniche terapeutiche (Agopuntura, Chapman ecc.) riconoscono la presenza di particolari punti tramite il trattamento dei quali, alleviano o risolvono la sintomatologia dolorosa. La manipolazione fasciale considera tali zone nella fascia, identificandoli come centri di coordinazione.
Qualunque Centro di Coordinazione, localizzato nella fascia propria del ventre muscolare, è associato a un centro di Percezione individuato a livello articolare. Su quest’ultimo, nella condizione patologica si acquisisce il sintomo doloroso. La ricerca delle densificazioni fasciali avverrà con un focus sui Centri di Coordinazione responsabili delle alterazioni e su di essi sarà concentrato il focus manipolativo, finalizzato al ripristino della fisiologia propria.
Densificazione….
E’ un accumulo di fibre neo collagene prodotte dalla fascia per riparare le lesioni dovute ad una dismisura sollecitazioni meccaniche, chimiche e traumatiche. Questa rigenerazione serve a dare un precario equilibrio all’organismo. L’omeostasi che ne deriva non è fisiologica per cui spuntano alterazioni strutturali e funzionali, nonché sindromi dolorose. La causa, non è da ricercare nella zona di manifestazione sintomatica, ma nella Fascia. Questo è un vantaggio dal punto di vista terapeutico perché la fascia si può manipolare, mentre invece l’osso, il muscolo, il nervo, non sono deformabili.


La Coppettazione


La coppettazione è una tecnica terapeutica, che semplificala circolazioni di energia, sangue e linfa. Facilita anche la peristalsi intestinale e può migliorare la digestione.
Possiamo affrontare il trattamento in due diverse approcci: Coppettazione a caldo, Coppettazione a freddo
coppettazione a caldo: si esegue mediante coppette di vetro all’interno della quale viene accesa una “fiammella” che scalda l’aria all’interno della coppetta e viene appoggiata sulla cute; il conseguente raffreddamento dell’aria interna crea una diminuzione del volume dell’aria che avrà un effetto Vacum con un innalzamento della pelle. Per un’azione più energica e intensa viene bagnata con alcool la parete interna della coppetta e avvicinata la fiamma che brucerà più rapidamente l’ossigeno disponibile al suo interno.
• coppettazione a freddo: si esegue mediante delle piccole “campane” di vetro o di plastica, dotate di una valvola posta al suo apice alla quale si può applicare un pallone di gomma , per generare un effetto aspirante più lento e dolce.

Vi sono poi tecniche di coppettazione statiche e dinamiche:
• statiche: le coppette restano ferme nei punti scelti inizialmente associati ad esempio ai punti lungo i meridiani dell’agopuntura cinese; per un’azione riflessa sui punti maggiormente dolenti alleviando da algie e contratture.
• dinamiche: le coppette vengono utilizzate lungo il percorso linfatico.
In particolare, nel centro Fior di Loto, le coppette vengono utilizzate per un' azio
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