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Il percorso di Counseling Nutrizionale è uno strumento di sostegno rivolto sia alla persona che alla famiglia di chi si appresta a cambiare il proprio regime alimentare. Lo scopo principale è quello di aiutare a trovare la giusta motivazione per portare a termine una dieta permettendo alla persona di migliorare il proprio rapporto con il cibo da un punto di vista cognitivo comportamentale.
A CHI SI RIVOLGE
IL COUNSELING NUTRIZIONALE
Il counseling nutrizionale può essere uno strumento di prevenzione primaria e di educazione alla salute. Esso si rivolge sia a individui che, pur non avendo sviluppato patologie sono soggetti a rischio (persone in sovrappeso o coloro che hanno maggiore probabilità di sviluppare una condizione di obesità), sia a soggetti sani (persone che necessitano di modificare in meglio le loro abitudini alimentari), o può essere utilizzato come strumento di supporto del nutrizionista nel trattamento multidisciplinare dei disturbi del comportamento alimentare.
COUNSELING NUTRIZIONALE
RIVOLTO ALLA FAMIGLIA
I fattori che possono portare al sovrappeso e all’'obesità possono essere molteplici:
· la genetica;
· le motivazioni psicologiche;
· i fattori ambientali (la continua disponibilità di cibo, lo stile di vita sedentario, le scorrette abitudini alimentari).
Una cattiva alimentazione può determinare diversi disagi nella persona creando uno stato di insoddisfazione corporea, una bassa autostima e una tendenza all’isolamento in quanto nasce il timore di essere derisi. Spesso questa “condizione” nasce quando il cibo viene utilizzato per procurarsi piacere, per sedare stati d’ansia e/o come compensazione ad uno stato d’umore negativo. Frequentemente l'’individuo si rifugia nel cibo per trovare pace dallo stress quotidiano, per alleviare la solitudine o per abitudine.
Modificare solo l'alimentazione, senza tener conto della parte comportamentale ed emozionale, non è sufficiente e può portare al fallimento della dieta stessa.
È importante, quindi, prendere coscienza di tutti quei fattori che inducono ad utilizzare il cibo al di là del nutrimento. La famiglia diventa il punto di partenza per promuovere una corretta educazione alimentare atta a prevenire ed evitare i disagi correlati ad abitudini alimentari scorrette.
Il percorso di counseling nutrizionale alla famiglia di un adolescente in sovrappeso, segue un approccio iniziale dedicato all'accoglienza durante il quale viene compilata la cartella anamnestica, con la valutazione dei dati antroplicometrici e dei parametri emato-chimici.
Nel corso del primo incontro verrà illustrata la metodologia del counseling nutrizionale in base all'approccio comportamentale stabilendo, unitamente con la famiglia, gli obiettivi da raggiungere, i tempi necessari e le finalità degli incontri.
Lo scopo principale del percorso è quello di stimolare nella famiglia la riflessione e la consapevolezza delle proprie scelte comportamentali e relazionali inadeguate rendendola partecipe nel processo di cambiamento dell'adolescente in sovrappeso.
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Dal 1999 svolge la libera professione nel campo della nutrizione presso lo studio di Lerici (SP) località San Terenzo via P. Mantegazza nr. 14.
Laureata in Scienze Biologiche presso l'Università degli Studi di Pisa ha conseguito nel 1991 l'abilitazione all'esercizio della professione con iscrizione all'Ordine Nazionale dei Biologi.
Nel campo nutrizionale si è formata presso l'Università di Pisa, sotto la guida del Prof. Pinchera e perfezionata in dietologia e dietoterapia presso l'Istituto di Alta Formazione di Roma con i Proff. Clementi e Del Toma.
Negli anni 2006-2008 ha conseguito il perfezionamento in "Primary clinical training in CBT weight management" e in "First certificate of professionale training in eating disorders and obesity", presso l'Associazione Italiana Disturbi dell'Alimentazione e del Peso (AIDAP) di Verona, a cura del Prof. Dalle Grave.
Dal 2015 è abilitata all'esercizio della professione di "counselor" avendo conseguito il diploma triennale di "counseling sistemico relazionale" presso la Società Italiana di Psicologia e Pedagogia di Pisa.
Ha svolto attività di consulenza nutrizionale nel trattamento cognitivo-comportamentale dei disturbi alimentari dal 2009 al 2011, presso il dipartimento di salute mentale dell'ASL n°5, Sarzana (SP), e nel 2012 è stata relatrice dell'incontro "La cura dei disturbi del comportamento alimentare nella ASL5: il ruolo del nutrizionista", con il patrocinio del dipartimento di Psichiatria dell'ASL 5 di Sarzana (SP).
Nel 2012 ha ottenuto l'incarico biennale come nutrizionista dal Comune di Lerici per l'elaborazione di menù dietetici e speciali per le scuole (nido, materne, primarie, secondarie) nonché per le persone afferenti ai servizi sociali e per il "Centro Antares" di San Terenzo - Lerici (SP) e nel corso di tale attività, ha organizzato diversi incontri sull'educazione alimentare per il complesso scolastico lericino.
Dal 2013 è professionista-volontaria per la cura e la prevenzione dei disturbi alimentari presso l'Associazione Onlus "Acca", ed è stata relatrice del progetto di formazione patrocinato dal Comune di Sarzana e dall'ASL5 di Sarzana per "volontari che seguiranno donne affette da problematiche alimentari".
L'esperienza maturata nel corso degli anni in cui ha svolto l'attività di nutrizionista presso le scuole del comprensorio lericino, ha permesso di acquisire e perfezionare un approccio più efficace nell'affrontare le problematiche adolescenziali nel rapporto con il cibo e le trasformazioni corporee tipiche in quella fascia di età, che oggi rappresentano uno dei fattori principali nello sviluppo dei "disturbi" del comportamento alimentare.
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Hai qualche esperienza che ti piacerebbe condividere?
Si elaborano adeguati piani alimentari nelle principali patologie degenerative già accertate clinicamente, come nel caso di:
diabete;
ipercolesterolemia;
ipertensione, malattie cardiovascolari;
dispepsia (alitosi, flatulenza, eruttazione, gonfiore addominale, costipazione, diarrea), colon irritabile, gastrite, stitichezza, reflusso gastroesofageo, epatopatie;
calcoli renali, insufficienza renale, gotta e iperuricemia;
menopausa, osteoporosi, ovaio policistico, cellulite;
anemia.
Si possono anche effettuare consulenze domiciliari in presenza di malnutrizione dovute a:
malattie acute;
malattie croniche;
abitudini alimentari scorrette;
assunzione di farmaci che interferiscono con l’assorbimento o il metabolismo dei nutrienti;
procedure terapeutiche oncologiche.
Tra i clienti dello studio si annoverano anche gli sportivi che richiedono schemi nutrizionali adatti al proprio allenamento giornaliero e/o settimanale, per migliorare la performance, per il potenziamento della massa muscolare, il dimagrimento e la tonificazione e per un rapido recupero dallo sforzo fisico.
La professionalità acquisita, in anni di lavoro e un continuo aggiornamento professionale, hanno conferito un'ottima competenza nell'utilizzo del trattamento cognitivo comportamentale per il riequilibrio nutrizionale nei disturbi della condotta alimentare.
L'esperienza maturata trova particolare efficacia nei casi di:
obesità;
anoressia nervosa;
bulimia;
binge-eating disorder;
disturbo evitante/restrittivo nell’assunzione di cibo (ortoressia e anoressia inversa);
disturbo della ruminazione;
pica;
altri disturbi specifici della nutrizione e dell’alimentazione (night eating-syndrome);
disturbi della nutrizione e dell’alimentazione non specificati.
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