Cerco di elaborare un programma di studi diverso per ogni allievo. Non faccio passare del tempo sgradevole, vantandomi delle mie capacità per tutta la durata delle mie lezioni. Mi preoccupo e mi interesso che i miei allievi non facciano errori e siano sempre motivati a proseguire gli studi.
Tutto, altrimenti non ci darei credito.
Varie, cerco di rispondere al meglio delle mie capacità senza dire baggianate.
La strada è lunga e dura e non fa sconti a nessuno, anzi ci sono difficoltà che qualcuno riscontra e altri no, il bello è che a tutto si può porre rimedio, col giusto esercizio o suggerimento.
Non credevo che si può migliorare a seguito di una bella chiccherata. Mi è stata fatta una lezione di umiltà dal mio maestro che terrò a mente per sempre. A seguito di una lezione, dove non abbiamo suonato nulla, ho fatto notare il mio disappunto, propio perchè non si è toccato lo strumento. Il maestro sorridendomi mi ha fatto notare che, a volte, dei suggerimenti, possono aiutare a migliorare. Al che decido di darli ascolto e me ne torno a casa. Preso in mano lo strumento provo a mettere in pratica i consigli dati e.......con mia grandissima sorpresa, ero migliorato e non poco. Riuscivo a fare esercizi e scale più facilmente rispetto a prima e la mio sonorità è nettamente migliorata, ed anche il gusto nella scelta degli approcci in fase di improvisazione. Entusiasta l'ho contattao e gli ho espresso la mia soddisfazione e ritrovata ispirazione. Ne era contento..... Da parte mia è stata una grande lezione di umiltà, forse anche perchè lui, rispetto al maestro che avevo prima, non è impuntato a sessioni di studio dove non facevo altro che guardarlo suonare per più di un ora....ma questa è un altra storia.