Dopo essermi laureato in psicologia nel 1997, ho scelto di specializzarmi in psicoterapia seguendo un approccio umanistico, nello specifico la psicoterapia della Gestalt, integrandolo anche con altri approcci.
Ho scelto questo percorso, in quanto l’approccio umanistico, si differenzia da quello medico, in cui c’è una persona malata ed una da curare. L’accento è qui posto sulla relazione che si viene a creare tra una persona che cerca “qualcosa” ed una persona che, con le proprie competenze, l’affianca e la sostiene in questa ricerca.
Ognuno di noi in base alle proprie caratteristiche ed esperienze di vita, tende a guardare il mondo, se stesso e gli altri, da una specifica prospettiva. Ogni individuo ha come degli occhiali le cui lenti possono assumere colori diversi, ovviamente quello che guardiamo rimane lo stesso, ma il colore può cambiare a seconda delle lenti. Di fronte ad un tramonto, posso avere lenti gialle, gioire di quel momento…oppure lenti nere e vedere in quel tramonto la fine di ogni cosa. Vedo sempre un tramonto, ma l’effetto che ha su di me è molto diverso.
Detto in altre parole ognuno di noi ha la propria storia, la storia non si cambia, quella è.. Quello che si può cambiare è come guardo alla mia storia, come la uso, cosa me ne faccio, cioè posso modificare l’effetto, il vissuto che quell’evento, quel fatto, ha su di me.
Se entro in un posto e vedo una pianta che tende a contorgersi dalla propria posizione verso la finestra da cui entra luce, potrei dire, accidenti come è tutta storta. Oppure potrei dire accidenti, che voglia di vivere ha quella pianta. Tuttavia guardare in un modo o in un altro, porta in posti molto diversi.
Ripeto la storia è quella ma a seconda di come me la racconto, il sapore, il colore, il vissuto può essere molto diverso e questo ha un impatto molto profondo oltre che sul passato, sul presente e sulle aspettative future.
In sintesi, non ritengo la psicoterapia un percorso rivolto a persone malate o particolarmente problematiche, ognuno ha “anche” le proprie angosce, ma un percorso finalizzato a trovare modalità più funzionali, adattative, per rendere la qualità della vita migliore. Ovviamente il discorso sarebbe più lungo e complesso, ma mi fermo qui.
Da anni mi occupo di aiutare le persone ad accettare se stesse, ad utilizzare le risorse che non usano, a vedere ciò che non vedono, al fine di trovare modalità più funzionali, di gestire quelle situazioni che generano a vari livelli malessere.
tra le altre cose mi occupo di disturbi d ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari, dipendenze affettive, bassa autostima, problemi umorali e depressivi. Attualmente lavoro anche attraverso Skype