Dott. Alessandro Vimercati Psicologo

Counselor · registrato 6 anno/i fa
Pescara Montesilvano
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Fondazione / Data di inizio

2008
Sono uno psicologo e mi occupo della psiche umana, sotto tutti gli aspetti. Secondo gli antichi greci la psiche era il soffio vitale, l’anima che governava la vita di ogni persona. Nella psicologia moderna la psiche è il complesso delle funzioni e dei processi che danno all’individuo esperienza di sé e del mondo e che ne informano il comportamento. Un concetto incredibilmente vasto, insomma. Se poi consideriamo l’unità tra psiche e soma, il corpo, come requisito fondamentale dell’essere umano allora entriamo in un campo sterminato, dove tutto può succedere. Non dimentichiamoci, infatti, che le manifestazioni psichiche hanno spesso un sostrato fisico e viceversa e anche i sintomi somatici parlano e hanno una loro storia all’interno della vita individuale che spesso si intreccia con quella della vita psichica. Come può allora uno psicologo proclamarsi esperto di una materia così ampia? E come può il cliente, già portatore di una sofferenza, orientarsi in un mondo di professionisti così articolato e complesso? Dal punto di vista del professionista esistono molteplici percorsi formativi e professionali da intraprendere. Durante questi percorsi il professionista acquisisce conoscenza ed esperienza in certi campi, definendo e orientando la propria professionalità in determinati settori. Essere uno psicologo, oggi, può significare molte cose e dal punto di vista del cliente è sicuramente più auspicabile rivolgersi a un professionista che abbia già conoscenza di un determinato ambito di intervento piuttosto che rivolgersi a uno psicologo in maniera casuale oppure al più vicino a casa. Detto questo, ritengo anche fondamentale l’instaurarsi di un rapporto di alleanza, collaborazione e rispetto reciproco tra psicologo e cliente e in molti casi produce più effetti benefici un solido rapporto di alleanza tra psicologo e cliente piuttosto che mille specializzazioni e titoli di studio. Se vai da uno psicologo perchè ti è stato consigliato da un amico o parente, oppure perchè sembra il più specializzato per quanto riguarda il disagio che stai affrontando, ma dopo i primi incontri non ti senti a tuo agio, non riesci a entrare in relazione e ti senti in una situazione di stallo allora probabilmente devi cambiare psicologo, perchè quello non fa al caso tuo. Per quanto riguarda il mio percorso formativo e professionale, queste sono le tematiche che ho maggiormente approfondito finora: ANSIA, DEPRESSIONE, DISTURBI DELL’UMORE, DEPERSONALIZZAZIONE/DEREALIZZAZIONE Da psicologo moderno mi sono sempre interessato ai problemi della vita moderna e statisticamente i disturbi psicologici più diffusi nel mondo occidentale oggi sono ansia, depressione e disturbi dell’umore. Secondo uno studio di Kaplan e colleghi circa un terzo della popolazione ha avuto o avrà nel corso della sua vita un disturbo psichico, e tra questi, i più diffusi sono i disturbi d’ansia e quelli di tipo depressivo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che entro il 2020 i disturbi depressivi diventeranno la seconda causa di disabilità lavorativa dopo le malattie cardiovascolari. Accanto a questi si pongono i disturbi di depersonalizzazione/derealizzazione, che secondo una ricerca del King’s College di Londra rappresentano la terza categoria di disturbi più frequenti nella popolazione occidentale. Sono disturbi all’apparenza meno invalidanti, ma che provocano una grande sofferenza interiore a chi deve conviverci ogni giorno. Negli ultimi anni mi sono dedicato all’approfondimento delle tecniche che si sono rivelate più efficaci nel trattamento di questi disturbi e sono un convinto sostenitore dell’approccio multidisciplinare per quanto riguarda problemi che, come questi, possono intaccare aree estese della nostra vita. COUNSELING E PSICOLOGIA DELLA FAMIGLIA Il counseling e la psicologia della famiglia non sono argomenti necessariamente connessi, nel mio caso lo sono stati perchè dopo la laurea in psicologia ho deciso di intraprendere un percorso di perfezionamento triennale presso Panta Rei, Scuola di Counseling a orientamento sistemico socio-costruzionista, il cui approccio deriva dal Centro Milanese di Terapia della Famiglia e dagli insegnamenti di Gregory Bateson e della Scuola di Palo Alto. Anche se credo che il termine counseling sia oggi abusato (e maltrattato) all’interno del mondo dei professionisti del benessere, sono convinto che sia un approccio particolarmente efficace nella gestione dei disagi di recente formazione o ancora in divenire, in quanto l’attività di supporto-orientamento-potenziamento offerta dallo psicologo-counselor può spesso agevolare il cliente nella soluzione dei propri problemi anche in un arco di tempo breve e un numero limitato di sedute, sia per quanto riguarda vicende personali che per situazioni famigliari. Nella mia esperienza professionale ho collaborato a lungo con i servizi sociali in diversi progetti di integrazione sociale, in cui ho avuto modo di confrontarmi con il variegato mondo delle famiglie e delle problematiche a esse collegate. DEVIANZA, COMPORTAMENTI A RISCHIO, DIPENDENZE, ABUSI La devianza è un concetto di derivazione statistica, indica uno scarto dalla media. Se consideriamo nella media il comportamento e le azioni della maggior parte della gente comune allora la devianza diventa un concetto legato ai comportamenti non comuni, intesi in senso sociale come quelli che possono portare a un rischio, come l’emarginazione, la criminalità o l’uso di sostanze. Il concetto di devianza è particolarmente delicato nell’adolescenza, quando la personalità dell’individuo è ancora in fase di crescita e esplorazione, il limite diventa sfida e la consapevolezza del rischio può essere scarsa, ma lo è anche nella vita adulta, quando eventi improvvisi possono creare una discontinuità del percorso di vita aprendo strade nuove, a volte accompagnate da sofferenza e percorsi discendenti. Nella mia esperienza professionale ho lavorato in tutti gli istituti penitenziari milanesi (San Vittore, Opera e Bollate) occupandomi dell’integrazione sociale dei detenuti a fine pena e ho svolto corsi di formazione esterna per l’inserimento lavorativo dei ragazzi del carcere minorile Beccaria. Durante questi percorsi ho collaborato costantemente con i servizi del territorio, in particolare con quelli legati alle tematiche delle dipendenze (tossicodipendenze, alcolismo, gioco d’azzardo) e ho lavorato con gli autori di reati a sfondo sessuale (violenze sessuali e stalking). PSICOLOGIA DEL LAVORO La psicologia del lavoro oggi ha molte sfaccettature e non è più limitata al ruolo di selezione/gestione delle risorse umane come è stato principalmente in passato. Dal punto di vista dell’azienda lo psicologo del lavoro può occuparsi di molti altre questioni, tra cui la formazione interna, la comunicazione e la gestione delle dinamiche relazionali interne all’ambiente di lavoro. Negli ultimi anni, infatti, il ruolo degli psicologi in azienda si è spostato maggiormente su questi nuovi assi e la formazione interna è diventato uno degli argomenti maggiormente gestiti dagli psicologi all’interno delle grandi aziende, inoltre la maggiore attenzione dedicata alla qualità dell’ambiente di lavoro e ai possibili effetti negativi sulla vita del lavoratore ha determinato l’accrescersi dell’interesse verso la gestione delle dinamiche personali interne all’azienda, anche a seguito di una bibliografia sempre più ampia che ha dimostrato l’impatto negativo degli effetti di mobbing, bossing, burnout e stress sul lavoratore, sul rendimento aziendale e sull’mmagine dell’azienda stessa. Oltre a questi aspetti già elencati la psicologia del lavoro si rivela utile anche per interessi strettamente legati alla vita del lavoratore, sia nella fase pre-lavorativa, dove può assumere la connotazione di orientamento al lavoro, sia nelle diversi fasi della vita lavorativa, dove si configura come funzione di supporto/tutoraggio nella gestione di fasi problematiche, sia a seguito della perdita di lavoro, evento che può portare a un periodo di crisi intaccando a volte anche anche profondamente aspetti della vita extra-lavorativa. Nella mia esperienza personale ho lavorato a livello istituzionale per il Centro Mediazione al Lavoro (Celav) del Comune di Milano e UOIL (Unità Operativa Integrazione Lavorativa) del Comune di Monza per quanto riguarda orientamento al lavoro, selezione e inserimento del personale, tutoraggio dei percorsi lavorativi, oltre ad avere lavorato in ambito universitario e in diverse scuole e aziende come formatore. MINDFULNESS, TECNICHE DI RILASSAMENTO E GESTIONE DELLO STRESS La Mindfulness è una pratica messa a punto e collaudata da Jon Kabat Zinn, professore di medicina e biologo che ha riunito esercizi derivati dalla meditazione Vipassana, dallo Yoga e dagli insegnamenti Zen in una disciplina che ha iniziato a usare con successo in contesti ospedalieri con pazienti affetti da sofferenze non superabili, chiamando questo protocollo di intervento Mindful Based Stress Reduction (MBSR). Tutto questo succedeva alla fine degli anni settanta e in oltre trent’anni di pratica e il proliferare delle scuole di Mindfulness in tutto il mondo numerosi studi scientifici hanno confermato la validità di questo approccio, che è stato utilizzata con successo per curare casi di depressione, disturbo borderline, ansia, attacchi di panico, disturbi con componenti psicosomatiche, ossessivo-compulsivi, alimentari e dell’umore. Mi sono avvicinato alla Mindfulness dopo avere praticato Tai Chi e Yoga e dopo avere studiato e praticato autonomamente il training autogeno e il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson. Trovo utile, in determinati casi, integrare alcuni esercizi derivati da questi protocolli all’interno di percorsi psicologici più ampi e articolati, in quanto permettono di focalizzarsi con maggiore efficienza su alcuni aspetti dell’esperienza e sul momento presente, rappresentando spesso dei salvagente che le persone possono portare con loro anche dopo la conclusione del percorso con lo psicologo e possono essere utilizzati anche in fasi successive della vita. PSICOLOGIA SENSORIALE La psicologia sensoriale è quel ramo della psicologia che si occupa dei sensi e di come la realtà esterna viene elaborata e ricostruita nella nostra mente passando attraverso i nostri organi di senso. La psicologia scientifica è nata nel momento in cui le variabili legate alla percezione da parte dei nostri organi sensoriali sono diventate misurabili e da allora la psicologia sensoriale è stata utilizzata in supporto al marketing, all’architettura, alla medicina, all’arte e in numerosi altri campi. Nella mia esperienza professionale mi sono occupato di psicologia sensoriale nel campo del wellness lavorando per cinque anni come project manager per il settore ricerca e sviluppo presso uno dei più grandi gruppi italiani del settore. Nel 2016 ho fondato Psyche Fragrantiae, un progetto dedicato allo studio degli effetti degli elementi olfattivi negli ambienti professionali e al loro utilizzo in campo psicologico. Ricevo solo su appuntamento a Fano (PU), Senigallia (AN), Meda (MB) e Milano presso i seguenti recapiti: - Fano c/o Centro Panta Rei, via Canale Albani, 3 - Senigallia, via del Lavoro, 42 (Borgo Bicchia) - Meda, via Orsini, 11

Colloquio

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Il mio interesse per la mente umana nacque da giovane, dopo avere letto il racconto “La verità sul caso del Sig. Valdemar” di Edgar Allan Poe. Dai tempi dell’università a oggi ho dedicato la maggior parte del mio tempo allo studio della psiche umana. Durante il periodo universitario e la successiva scuola triennale di counseling mi sono formato con l’approccio della psicologia sistemica e gli insegnamenti di Gregory Bateson e della scuola di Palo Alto. I miei studi successivi si sono rivolti maggiormente alla psicologia analitica di matrice Junghiana e alle forme di meditazione e consapevolezza derivate dall’approccio della mindfulness. Sono convinto che nel lavoro dello psicologo sia fondamentale avere una cornice teorica di riferimento, ma sono altrettanto convinto che vada sostenuto un approccio concreto di psicologia integrata, utilizzando anche strumenti derivati da scuole diverse e l’intuizione/creatività dello psicologo, a costo di diventare irriverenti anche verso i dogmi delle proprie teorie di riferimento, per tutelare il benessere e l’interesse dell’unico beneficiario dell’intervento dello psicologo, cioè il cliente. Ogni incontro tra psicologo e cliente, infatti, è unico e il migliore psicologo è quello che si sa prendere meglio cura dei propri clienti, non necessariamente chi lavora secondo un determinato approccio, chi ha conseguito un determinato titolo o ricoperto una determinata carica. Allo stesso tempo, da psicologo, credo che ogni cliente sia anche per il professionista un’occasione nuova e unica di crescita personale.

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