Sulla Psicoterapia
Nonostante la stanchezza e la sofferenza, spesso portate avanti per anni, per molti rimane comunque difficile comporre quel numero di telefono e chiedere aiuto ad uno specialista.
Il timore di essere etichettati - "se va in terapia, è pazzo"-, la vergogna di raccontarsi ad un estraneo e di sentirsi giudicati, la paura inconscia che possa emergere chissà che.
Queste ed altre sono ragioni comuni a molte persone.
Per quanto comprensibili però, queste remore o resistenze le mantengono ferme nelle loro sofferenze e difficoltà -spesso ritenute inconfessabili- ed alimentando, inoltre, il loro sentimento di solitudine.
Spesso, occorre che si verifichi un evento eccezionale, a volte devastante, perché si riesca a prendere coraggio, perché l'esigenza di venire a capo delle proprie questioni superi qualsiasi altra motivazione.
Eppure, fin dai tempi dell'antica Grecia, è noto il monito "conosci te stesso", iscrizione incisa sul tempio di Delfi, consacrato al dio Apollo: ogni persona, nei momenti importanti e nelle grandi difficoltà, andava a consultarne l'oracolo.
Ovvia la differenza tra l'oracolo, antica pratica religiosa, e la psicoterapia, moderna pratica clinica.
Ciò che però rimane invariato e le accomuna, a distanza di millenni, è il bisogno umano di poter contare su una bussola affidabile data la nostra condizione esistenziale.
Siamo alle prese con un incontrollabile mondo esterno ed un complesso mondo interno.
Mondi da "raccordare":
Quello esterno va per conto proprio ed abbiamo qualche parvenza di conoscenza che ce lo rende grossomodo prevedibile;
Quello interno è spesso conflittuale, mutevole, complesso, contraddittorio, inibito, zoppicante o addirittura spaventoso, terrifico. Tanto meno ne conosciamo le caratteristiche e le ragioni profonde che ci rendono ciò che siamo, tanto più corriamo il rischio, specie nei momenti di stress, di sentirci impotenti, disorientati, frustrati, incompresi, minacciati o schiavi di sintomi, paure e rituali o, ancora, bloccati, impacciati e depressi.
Un percorso verso una maggiore conoscenza di sé e di ciò che si agita e ci muove dall'interno consente di trovare compromessi via via sempre più funzionali e di acquisire quella confidenza con le diverse parti che ci costituiscono, necessaria a districarsi nelle tante e complesse dinamiche che viviamo quotidianamente nel rapporto col mondo esterno, con gli altri.
E' un processo volto alla ricerca di accomodamenti tra desideri nostri, quelli dei nostri cari, categorie morali e leggi, scritte e non scritte.
Viviamo, oltretutto, un'epoca che, se da un lato ci fa vivere una sensazione di estrema libertà, dall'altra manca di riferimenti affidabili, di guide autorevoli, facendo risultare la vita ansiogena.
Trovare dentro se stessi queste funzioni - ognuno ha le proprie. - nutre quel sentimento di sicurezza che consentirebbe di muoversi nel mondo con maggiore disinvoltura e maturare gradualmente la sensazione di procedere nella direzione giusta per sé, sapendo tener conto di tutto il possibile.
Ecco, un percorso di psicoterapia vuole portare a questo.
Nel rispetto della sensibilità e dell'unicità della persona che gli sta di fronte, il terapeuta parteciperà a questo processo di riflessione e conoscenza, mettendo in collegamento passato e presente, ricostruendo quel filo conduttore che è la storia psicologica della persona, che può così recuperare quel senso di continuità con se stessa e la forza necessaria per condurre al meglio la propria vita.
Chi sono
Sono psicologo e psicoterapeuta, ricevo su appuntamento a Fermignano e a Fano. Mi occupo di disturbi dell'area psicologica, quali ansia, attacchi di panico, depressione, fobie, disturbo ossessivo compulsivo, difficoltà relazionali, problemi di coppia, supporto alla genitorialità, separazioni particolarmente problematiche, cambiamenti importanti e scelte difficili tipici di alcuni momenti della vita.
Le sedute, della durata di 50 minuti, hanno generalmente cadenza settimanale.
Dall'anno 2006, ricevo privatamente su appuntamento in provincia di Pesaro e Urbino, a Fano (via Garibaldi, 80) e Fermignano (via Kennedy, 13), persone afflitte da svariate problematiche psicologiche, dalle più lievi alle più importanti, per il cui trattamento, seppur il riferimento principale rimane l’ambito psicodinamico nella accezione junghiana, utilizzo una tecnica che è una sintesi di tutte le conoscenze ed esperienze accumulate durante il lungo e ricco percorso formativo, professionale ed umano.
Conduco, inoltre, gruppi di supervisione dei casi clinici per operatori sanitari ed educatori operanti nelle strutture residenziali psichiatriche.
Breve Curriculum
Durante gli studi universitari presso l’Università di Urbino, corso di laurea in psicologia clinica e di comunità (v.o.), ha svolto la professione di educatore professionale presso una comunità terapeutico riabilitativa psichiatrica dall’anno 2000, avvalendosi fin da subito della possibilità di conoscere direttamente ciò di cui i libri di testo parlavano, nel contatto diretto con le persone ed il disagio psichico.
Via via che conseguiva i necessari titoli, abilitazioni, le abilità e le competenze, iniziava a svolgere attività quali conduzione di terapie di gruppo, terapie familiari e terapia individuale. In seno a questa lunga e fondamentale esperienza, altamente formativi sono stati i vari cicli di supervisione dei casi clinici e delle dinamiche di gruppo, tenuti da eminenti esperti psicoterapeuti del panorama italiano, tra cui il Prof. Mario Rossi Monti e il Prof. Massimo Mari.
Già iscritto dal 2006 presso l'Albo del Consiglio dell'Ordine degli Psicologi della Regione Emilia Romagna, con numero 4447, ha conseguito il titolo di psicoterapeuta, presso la scuola di specializzazione quadriennale in Psicoterapia Analitica ad indirizzo Junghiano "Aion" di Bologna. Durante questa esperienza formativa, ed anche per alcuni anni successivi al raggiungimento del titolo, ha sostenuto due esperienze di analisi personale e supervisione dei casi, per la durata totale di sette anni ed un tirocinio pratico-clinico presso il Consultorio Familiare di Urbania.
Dal 2010, collabora con altre due strutture residenziali psichiatriche, in cui si occupa, come psicologo e psicoterapeuta, della elaborazione dei casi clinici per fornire all’equipe adeguate strategie di intervento con gli ospiti, supporto agli operatori per quanto riguarda le dinamiche interne all’equipe stessa e supporto ai singoli operatori, strutturazione dei progetti terapeutico riabilitativi individualizzati, individuazione e strutturazione delle attività da proporre agli ospiti, gestione del rapporto tra gli ospiti ed i loro familiari, interventi con le famiglie, sedute di terapia individuale. Tutto ciò, in stretta collaborazione con i responsabili, gli psichiatri delle strutture ed i Servizi psichiatrici invianti.