la passione per il mio lavoro, il non attaccamento al denaro e l'attenzione alla sostenibilità e un approccio equo-solidale. Non è infrequente lavorare gratuitamente per associazioni e ong del settore no-profit o con tariffe veramente sostenibili. Abbiamo infatti una soluzione low-cost per siti standard.
La creatività. Nonostante tutti pensino che l'informatica sia una materia rigida e matematica l'avvento del web ha generato un nuovo modo di essere creativi creando un canale di espressione artistica e il disegno digitale permette di esprimere la propria vena creativa. Siamo tutti in una galleria d'arte all'aperto e con il web tutti possono esporre le proprie opere al mondo intero, siano esse di pura arte figurativa, creazioni di moda, opere artigianali o d'ingegno che scritti e poesie.
siccome le domande sono sempre molto generiche ed ermetiche cerco di rispondere al meglio per quanto riesco a capire dalle poche righe scritte e spiegando che per avere un quadro completo è meglio fare una analisi delle esigenze e delle necessità del cliente di persona.
La costruzione di un sito web è una attività quasi "sartoriale": si parte da un bozza di base che si realizza un poche ore ma poi si passa alla personalizzazione del sito a seconda dei gusti del cliente e di come di volta in volta ci si rende conto sia meglio impostarlo. E' difficile infatti immaginare il sito finale completamente all'inizio del progetto, è più facile ed ha un miglior risultato lavorare per passi andando a migliorare il prodotto uno step alla volta (metodologia "Agile"). Nel fare questo spesso il cliente "ci prende gusto" e si appassiona a migliorare il suo sito aggiungendo sempre nuove pagine, prodotti, foto, immagini, filmati. E' per questo che è difficile dare al cliente una quotazione fissa all'inizio, il costo dipende infatti da quanto tempo ci richiederà di dedicare al progetto. E' per questo che piuttosto che fare tutto noi preferiamo trasferire "know-how" e addestrare il cliente nell'aggiornamento e nella crescita del sito in maniera autonoma, insomma, "insegnargli a pescare" anziché dargli ogni volta un pesce già cotto.