Del counseling a indirizzo gestaltico, mi piace che i clienti sono clienti e non pazienti; e che il centro è ’ti aiuto ad aiutarti’. Cioè: io non ho nessuna pillola ne ricetta magica, ne so tutto o ho la soluzione per tutto. Ognuno di noi sa e ha la sua soluzione, ma ci sono momenti nella vita dove si è ‘annebbiati’ e non si vede nulla.
Ma di cosa parliamo? Si parte da un episodio di vita, poi si vede questo dove ci porta. Non è necessario dover sondare tutta la vita pregressa, tutte le relazioni che ci hanno coinvolto; si guarda il qui e ora.
Non c’è obbligatorietà di nessun genere: nel numero di incontri, nella cadenza. Quando si ha bisogno si chiama e ci organizziamo.
La preghiera della Gestalt: Io sono io. Tu sei tu. Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative. Tu non sei al mondo per soddisfare le mie. Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa. Se ci incontriamo sarà bellissimo. Altrimenti non ci sarà stato niente da fare.