Non credo che esista un approccio migliore di un altro, dipende dalla passione e dalla professionalità con cui si affronta la propria professione. Personalmente trovo molto valida la prospettiva costruttivista propria del mio approccio terapeutico perchè è molto attenta alla soggettività, all'unicità della persona che richiede la consulenza e la terapia si costruisce proprio sui bisogni di quella specifica persona, non c'è una semplice applicazione di tecniche psicoterapeutiche preimpostate, ma le tecniche si utilizzano in modo differente in base ai bisogni di ciascuno. Questo sicuramente rende l'approccio molto efficace, oltre all'importanza della ricostruzione della storia che la persona ci porta ed il supporto nell'aiutare la persona a riguardare la propria storia e la narrazione della storia stessa in un modo nuovo. Questo a mio avviso è gia molto terapeutico e predispone la persona ad attivarsi per un potenziale cambiamento. Alla ricostruzione cede il posto una nuova costruzione di sè. Ecco , se la terapia riesce a fare questo è per me una terapia di successo. Se attraverso la terapia la persona non solo risolve i suoi problemi ma vede i suoi problemi come un'occasione per sperimentare nuove forme di sè, più funzionali e più soddisfacenti per la propria vita personale e relazionale.