L'esperienza e il know-how specifico nei sistemi fotovoltaici costruito sul campo con centinaia di impianti realizzati in tutta Italia e le partnership con i migliori brand di solare, storage e sistemi per la ricarica per auto elettriche. Da anni organizziamo sessioni formative (workshop, missioni dai fornitori e corsi di formazione) per gli operatori che vogliono entrare in questo settore.
Il nostro lavora ci appassiona e lavoriamo ogni giorno per proporre soluzioni che siano rispettose dell'ambiente in cui viviamo.
Quanto dura un impianto fotovoltaico? Non esiste una data di scadenza dell’impianto. A tutt’oggi il primo impianto connesso in Europa (quello del TISO da 10kW nel 1982) è ancora funzionante ovviamente con una adeguata manutenzione. Come funziona lo scambio sul posto ? Il meccanismo dello scambio sul posto è reperibile sul sito del GSE http://www.gse.it/it/Ritiro%20e%20scambio/Scambio%20sul%20posto/Pages/default.aspx. In poche parole il contributo è costituito da due termini che si sommano. Il primo: viene calcolata l’”energia scambiata” come minimo valore tra l’energia immessa e quella prelevata; sul valore dell’energia scambiata vengono rimborsate alcune componenti VARIABILI che compongono il costo dell’energia elettrica. Il secondo: viene rimborsato il minimo valore economico tra l’”onere dell’energia prelevata” calcolato come fosse il costo dell’energia acquistata e il “controvalore al prezzo di mercato” calcolato come il valore dell’energia immessa. Qualora il controvalore al prezzo di mercato fosse superiore all’onere dell’energia prelevata, la differenza costituisce una eccedenza. Tale eccedenza si può scegliere di farsela liquidare (costituisce un reddito su cui pagare le tasse) o accantonarla per anni a venire nei quali l’onere sia superiore al controvalore. 9/10 c per il contributo di conto scambio. Il suggerimento è di non farsi liquidare le eccedenze ma di passarle come credito per gli anni dopo. Viene dato pochissimo e il valore andrebbe dichiarato come reddito diverso e tassato. Quando l'impianto non sarà più funzionante lo smaltirete voi? verrete voi a disinstallarlo? Il costo dell’impianto comprende lo smaltimento dei moduli a fine vita. Questo costo consente al consumatore di smaltire i moduli secondo normativa senza dover pagare nulla all’azienda che ne effettua il riciclo. Le attività connesse allo smaltimento sono invece sempre escluse, in particolare, smontaggio dei moduli con relativi costi della sicurezza e trasporto degli stessi al più vicino centro di smaltimento. È essenziale comprendere che il costo dello smaltimento incluso è una quota che noi in qualità di produttore (cosi come definito dal GSE) versiamo immediatamente su base trimestrale al consorzio di riciclo. Si tratta quindi di una cifra che non rimane in capo a noi, ma bensì viene accantonata da un consorzio certificato. Quale manutenzione è necessaria per un impianto fotovoltaico? La manutenzione ordinaria di un impianto di piccole dimensioni si riduce alla verifica della corretta funzionalità dello stesso. La sostituzione dei componenti dipende invece da diversi fattori, in primo luogo la qualità, ma non solo. Si può ipotizzare che i moduli non debbano mai essere sostituiti se non in caso di danni esterni (vetri rotti da grandine ecc) o per difettosità singolari quindi non seriali; per gli inverter invece è possibile che si debba sostituirlo almeno una volta nei primi 20 anni.
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