Nativo digitale? Sì o quasi. Sperimento l’arte nelle sua essenza materiale e creativa, assimilando l’era digitale come contaminazione futuristica del mondo reale. Sono napoletano, dunque storicamente influenzato da diverse culture e questa ricca contaminazione rappresenta ancora oggi, l’opportunità di godere di un campo visivo sensibile ed esteso verso nuovi linguaggi creativi e quindi sociali, che arricchiscono costantemente il mio modo di vedere il mondo. Da anni libero professionista, nella divulgazione dei valori primari della comunicazione visiva e della cultura del progetto grafico applicato attraverso sistemi di identità visiva per le imprese. Esercizio professionale inoltre riconosciuto con mio forte orgoglio, dall’associazione di categoria AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva) che certifica la disciplina e la qualità dei soci professionisti e del suo operato. Il forte coinvolgimento artistico rende costantemente vivo il rapporto con la mia professione, restituendo la percezione dell’impegno profuso, come arricchimento biunivoco tra progettista e committente. Citando un maestro italiano di tutti i tempi direi che “Design come Arte” è la definizione più caratterizzante del mio modo di pensare al progetto grafico.