Francesco Giacometti

Lingue Straniere · registrato 4 mese/i fa
Genova Lavagna
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La lezione deve essere divertente; si deve essere interessati-invogliati, così da interagire/esprimersi col poco che si è appreso fin'ora e questo è quello che deve essere fatto, chiaramente sempre con l'idea in testa di portare avanti l'impegno. Il MANCATO UTILIZZO vero e proprio della lingua, non ti costruirà nuovi legami sinapsi, non ti porterà ad aver fiducia in te stesso, a scioglierti nel parlato, ad avere esperienza, a ricordarti le nozioni e cosa importante a cambiare il modo di pensare. Il giapponese non è proprio una lingua immediata, ma per cominciare con una parlata da "sopravvivenza", non serve poi molta grammatica. Il divertimento, ripeto, è fondamentale e non si deve incentivare un senso di frustrazione fornendo una mole mostruosa di nozioni, che li per li sembrano oro colato, ma che alla fine si utilizzeranno (forse) solo quando si sarà molto molto avanti negli studi. Il troppo stroppa, come in tutte le cose e i "minestroni" li teniamo per quando si potranno affrontare anche perchè il tutto si tradurrebbe in tempo, per lo studente, speso male. DARE TROPPE NOZIONI NON SIGNIFICA FORNIRE UN BUON CORSO, si porta così a confondere le idee. Il mio metodo consiste nel far utilizzare la grammatica sempre, sempre parlare, sempre interagire, che sia con me, che sia il descrivermi fuori le cose. La grammatica viene spiegata, scritta perchè la si abbia da riguardare e poi via, usare, interagire. L'italiano come si è imparato? Dal libro di grammatica oppure in primis parlando, praticandolo? La grammatica supporta, ma se non si usa quello che viene letto, è tutto inutile.
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