Dopo il percorso triennale secondo il metodo Satyananda presso lo Yoga Vidya Ashram conseguo nel 2013 il diploma di Insegnante di Hatha Yoga rilasciato dalla Libera Università dello Yoga sotto la guida di Swami Virananda.
Il mio avvicinamento allo Hatha Yoga inizia a metà degli anni ‘90 a Firenze dove mi laureo in Lettere, quando mi trasferisco a Milano nel 2005 inizio a frequentare l’Associazione Italiana Raja Yoga. La curiosità mi porta successivamente a sperimentare vari pratiche tra cui il Sudharshan Krya, l’Ashtanga, il Kundalini. Nel 2009 viaggio per la prima volta in India e seguo il mio primo TeachingTrainingCourse sull’Himalaya con Swami Dayanand e proseguendo poi con Swami Sudhir.
Tornata in Europa sento il desiderio di approfondire la mia formazione: nel 2010 certifico 200 ore secondo il metodo Sivananda nel Centro di Orleans, successivamente nel 2013 conseguo il triennio di 500 ore secondo il metodo Satyananda di Milano con sede in Umbria.
Nel mio cammino di consapevolezza incontro la PNL, l’Ipnosi benemegliana, la Psicosintesi, il Buddhismo di Nichiren Daishonin e la meditazione secondo vari approcci. Ho trovato pace e benessere nei corsi di Vipassana secondo S.N. Goenka all’insegna del silenzio vero e nei ritiri con Adriana Rocco, discepola del maestro Zen Thich Nhat Hanh.
Continuo a nutrire il mio percorso di crescita permanente insegnando e seguendo seminari e workshop con grandi insegnanti come Beatrice Calcagno, Lisetta Landoni, Gabriella Cella, Ferruccio Ascari, Elena de Martin, Giovanni Formisano, Jayadev Jaerschky, Piero Vivarelli, Antonio Nuzzo, Willy Van Lysebeth, Andrea Milletti e Jacopo Ceccarelli con divertenti divagazioni in Acroyoga.
Lo yoga entra nella mia vita a tutto tondo e dal 2014 lo integro con altre due forti passioni come il tango e la barca a vela, trovando ispirazione e stimoli continui nella ricerca di armonia, ascolto ed equilibrio.
Negli anni, il piacere di trasmettere agli altri tecniche di benessere e capacità di controllare il proprio corpo, mi porta a certificarmi all’inizio del 2015 anche insegnante di Matwork Pilates presso il centro di Milano della Power Pilates New York, metodo classico. Yoga e Pilates si arricchiscono a vicenda.
In continua ricerca e formazione, recentemente attratta da Dominique Decavel verso un maggiore ascolto di se stessi secondo la tradizione dello yoga non duale del Kashmir. Ultimamente, grazie ai seminari con Bo Forbes e Leslie Kaminoff, mi sto dirigendo verso una pratica più terapeutica, dove lo yoga trova la sua naturale integrazione con neuroscienze, mindfulness, anatomia e biomeccanica, verso una pratica sempre più naturale e rispettosa del proprio corpo.
Lezioni private di Hatha Yoga e Mathwork Pilates, a domicilio o home studio.
Hatha Yoga (asana, pranayama, rilassamento finale)
Allunga e fortifica il corpo massaggiando gli organi interni. Si insegna a respirare correttamente, ossigenando il sangue arterioso facilitando la circolazione e l’espansione dell’energia vitale.
Yoga Nidra
Tecnica del sonno cosciente, induce un rilassamento profondo diminuendo tensioni fisiche e mentali, ricarica l’intero organismo. E’ preceduto da scioglimenti e sblocco delle energie.
Yoga Integrale (asana, pranayama, yoga nidra)
Matwork Pilates
per un pieno controllo del corpo attraverso il rafforzamento degli addominali e l’allungamento dell’intera struttura scheletrica.
Visita il sito www.personalyoga.it per descrizioni più dettagliate delle attività sopra elencate.
Colloquio
Cosa ti differenzia dai tuoi diretti concorrenti?
Pratiche rispettose del corpo. Sconsiglio ogni praticante di anelare verso posizioni estreme bensì di concentrarsi sulle proprie sensazioni. Non esiste maestro migliore di noi stessi, l'insegnante è semplicemente un facilitatore, per esperienza sa come e quali domande porre per aiutare il praticante ad affinare l'osservazione.
Anelare verso qualsiasi cosa non è yogico tanto meno la competizione (che sia con gli altri o con se stessi).
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Cosa ti piace del tuo lavoro?
Promuovere il benessere, trasmettere ciò che ho imparato agli altri, rendere i miei studenti indipendenti. I feedback positivi, sentirmi dire "non ho più mal di schiena" o "vorrei praticare almeno 2 volte a settimana" o "preferisco fare 2 ore invece di una".
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Quali domande ti fanno di solito i clienti e come rispondi?
Quale yoga mi consigli?
Prova almeno tre lignaggi diversi, assicurandoti che siano riconosciuti e non inventati l'altro ieri e senti quale ti risuona di più. Ovviamente prima di rimuoverne definitivamente uno sarebbe interessante provare un insegnante diverso.
Non esiste uno yoga migliore di un altro, lo yoga è uno, si può porre l'accento più su un aspetto o su un altro tuttavia lo yoga è uno.
Nessun giudizio solo osservazione e consapevolezza, può darsi che in un momento della vita risuoni più uno yoga dinamico e in altri uno più statico, ascoltati e segui ciò che ti fa stare bene.
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Hai qualche informazione particolare che vuoi condividere sul tuo lavoro?
La cosa più difficile è educare il praticante all'ascolto quello vero e alla non competizione che in primis ha con se stesso.
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