Ho un duplice approccio con lo strumento: il canto e l'ascolto per esercitare l'orecchio e l'intonazione, e il movimento per apprendere la musica come espressione corporea e interiore.
Il bello di insegnare è per me per me la continua consapevolezza che non sei mai "arrivato" in un mestiere ma ne vedi lo sviluppo, il futuro tecnico e creativo nei tuoi allievi. Mi piace continuare a stupirmi e a imparare da loro e, perchè no...compiacermi pure se mi superano!
Quando possiamo fare la prima esibizione? Io risponderei per tutti così: quando cucini il piatto lo metti in tavola con il cibo crudo? Ognuno ha i suoi tempi di cottura, cioè deve un po' trovare il piacere di suonare prima per sè ed essere soddisfatto per sè. Non è così ovvio.
Il nome del progetto "Musicamoris" esprime il senso del mio lavoro. La musica dell'amore: l'insegnamento e l'emozione di ciò che ciascuno porta dentro di sè come domanda di bellezza, il gusto di amore, di umanità di ogni persona che incontro con la musica.