DIETA?..No, grazie..io mi Nutro.
I Settimanali cosiddetti “femminili” o di gossip continuano a riportare di “diete”, termine che io francamente non amo. E mi chiedo: se mezzo mondo necessita di perdere peso perchè questo mezzo mondo non ha ancora raggiunto questo obbiettivo?
Forse troppe cosiddette “diete” mal funzionanti o male applicate? O troppo generiche e poco personalizzate?
Eppure negli anni di “diete” ne abbiamo viste e ne siamo stati sommersi: a punti, a zone, dell'uva, per non parlare di quelle con tanto di nome e cognome. Pure la famosissima Dieta Mediterranea ha recentemente modificato la Piramide Sostenibile.
Che ci siano nuovi studi e nuovi cognizioni mi sembra ovvio e che tali adeguamenti debbano essere oggetto di applicazione corrente altrettanto, ma di una cosa non possiamo non evidenziarne la granitica importanza: il metabolismo dell'uomo negli anni ha subito meno modifiche rispetto a scoperte, innovazioni e nuove tecnologie.
Assiri, Babilonesi, Greci e Romani, solo per arrivare ai giorni nostri, non possedevano automobili o personal computers od iPhones, ma tutti avevano a disposizione pesce azzurro,carne bianca o rossa, frutta e verdura..solo per nominare alcuni alimenti, e con questi alimenti si sono nutriti e si sono evoluti.
Ma il loro metabolismo è rimasto fondamentalmente invariato.
Alimenti, digestione, calorie, energia...vita.
Così come ancora oggi ritroviamo il nostro amatissimo pesce azzurro (vi garantisco che branzini e sardine esistevano 3.000 anni fa come esistono tuttora), polli, tacchini, agnelli e quant'altro. E lo stesso vale pure per mele, pere, arance...
E forse Assiri, Babilonesi, Greci e Romani erano meno “rotondetti” (leggasi obesi) delle popolazioni attuali. Non parliamo poi di alcuni rappresentanti Nord-Americani dove la cultura del Fast Food, delle Bibite gassate, degli Hot Dogs, delle frittelle, bagel, mega coffe cups, cheesecake e quant'altro, peraltro gustosi a prima vista, ha generato qualche “divagazione” sul tema (= peso)
Per rimediare ci siamo troppo basati su equazioni, algoritmi, limiti e derivate matematiche. Per troppi anni, ed ancora ora, risulta miracoloso l'assioma o convinzione che, se ad un essere umano in sovrappeso servono, ad esempio, 1.200 o 1000 Kcal per perdere peso, sia sufficiente ingerire una bella cotoletta fritta nel burro che generi 1.200 o 1.000 kcal ed il gioco è fatto.
No. Assolutamente no.
Un uomo di 90 kg un giorno rimase a secco di benzina su una strada secondaria e si mise a spingere l'auto, di circa 1.000 kg, verso il vicino distributore di carburante. Con un po' di fatica riuscì a spostarla e raggiungere la stazione di servizio.
In senso inverso, suo fratello, anch'egli di 90 kg, rimase senza benzina e con un'auto similare, tentò di raggiungere la stessa stazione di rifornimento. Non riuscì. Eppure la strada era la stessa, stessa pendenza.
Semplicemente nell'auto di quest'ultimo il freno a mano era stato dimenticato inserito.
I parametri cambiano e la pura aritmetica non è sempre applicabile.
Dimentichiamoci quindi in parte del concetto di calorie (o Kcalorie) e più semplicemente affrontiamo il concetto, questo sì miracoloso, degli Alimenti.
Ricordiamoci invece di disinserire i vari freni a mano..
Ciò dipende da noi e precisamente dagli alimenti che ingeriamo.
Gli Alimenti rappresentano la nostra carta vincente, ma non solo per perdere peso (qualcuno direbbe “dimagrire” o parlerebbe di “diete”), ma più semplicemente e direttamente per vivere, vivere in maniera salutare e quindi vivere bene.
“Talk to your Body with Food” = Comunica col tuo corpo con gli Alimenti
Sai, il tuo corpo non conosce la lingua italiana o quella inglese e quindi si deve trovare un modo per dialogare con lui.
La lingua conosciuta dal tuo corpo è quella degli Alimenti.
Vuoi maltrattare il tuo corpo e castigarlo? Puoi urlargli, punirlo..ma non capirebbe; capisce invece se gli somministri (quindi se mangi) bacon, pane spalmato di formaggio e quant'altro per colazione, oppure maccheroni alla bolognese, saltimbocca alla romana con uno sfilatino e mezza bottiglia di barbera a pranzo..e qualcosa di simile a cena, magari con un cosiddetto “digestivo”.
Ecco, in questo modo, se ripetuto d'abitudine, avremo sì comunicato col nostro corpo, ma in termini di castigo.
E lui come si comporterà? Si sentirà punito, risponderà (dal punto di vista biochimico e fisiologico) nella maniera che non ci aspetteremmo. Si “nasconderà” dietro la lavagna, e solo soletto incomincerà a consolarsi con qualche etto da accumulare di qua e di là..solo che questi etti sparsi saranno di materia grassa, adipe che si accumulerà nel tempo, da etti che diventeranno kili e poi svariati chili..
E da qui la ricerca, più o meno disperata, di “diete”, nuove, storiche,recuperate, dal nome esotico, ma di faticosa applicazione e di scarso risultato che, quando appena smesse non faranno altro che riportare, spesso, il nostro corpo ai valori ponderali di prima dell'inizio della dieta stessa.
Magari con l'aggiunta di una depressione psicologica ed insoddisfazione perchè non siamo riusciti a raggiungere il nostro scopo e vedendoci allo specchio senza il risultato sperato.
Perchè allora non incominciare a “comunicare col nostro corpo con gli alimenti”, ma in forma corretta?
Senza aver inventato nulla.. i limoni, le noci, il radicchio trevisano e la sogliola esistevano 10, 50 e 100 anni fa.
Ed ognuno genera le stesse kcalorie di allora.
Senza l'arroganza di asserire che questa è una “dieta” moderna, attuale, tecnologica...avete mai sentito parlare di un limone tecnologico? O di un borlotto moderno? O di un manzo trendy? No.
Più semplicemente parleremo di una formula innovativa per affrontare il problema dell'eccesso di peso e dell'obesità nella donna e nell'uomo.
Con l'obbiettivo non solo di raggiungere un peso finale più consono, anche se ciò rappresenta il primo e più visibile risultato, ma, altrettanto importante, quello di garantirsi un migliorato rapporto psicologico ed un benessere fisico evidente.
Rimpiazzare grassi con tessuto muscolare, modificarne il loro rapporto a favore del secondo, bruciare grassi inutili (mantenendo quelli utili)..migliorare efficienza fisica e reattività, in altre parole “Stare Meglio”.
Tutto ciò non rappresenta una “dieta”, questo lo ritengo un concetto superato. Il presente è rappresentato dal nuovo dialogo da instaurare col proprio corpo tramite gli Alimenti, quindi con una corretta Nutrizione.
Una nutrizione corretta, naturale, bilanciata, al fine di insegnare ed educare il nostro corpo ad attivare un corretto metabolismo.
Con alimenti giusti.
Un metabolismo corretto, al quale il nostro corpo si adeguerà immediatamente, senza formule magiche, che rappresenterebbero invece qualcosa solo di temporaneo e motivo di stress.
Conoscere quindi il proprio corpo, il proprio metabolismo e stabilire un rapporto di fiducia con esso e quindi con noi stessi.
Con risultati.
In poche settimane ciò può accadere, senza farmaci, senza stress, solo con alimenti naturali e genuini, comunemente presenti nel supermercato o nel negozio sotto casa.
Con metodo, con regole, con convinzione.
Come nasce questa considerazione?
Da studi, da un percorso applicativo personale, da passione, dal piacere della materia alimentare, dalla passione per la biochimica applicata ai processi vitali umani.
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Mi sono laureato nel 1976 a Milano.
Ricercatore presso il Centro Tecnologico, Microbiologico e Bromatologico del Latte, con diverse ricerche e pubblicazioni sulla Lattasi e latte HD (senza lattosio)
Vincitore del Concorso per titoli ed esami di Direttore della Ricerca c/o Centrale del Latte di Milano
Docente di Scienze e Commissario di esami in Scienza dell'Alimentazione
Responsabile scientifico su dismetabolismo lipidico e colesterolemia c/o Azienda Giapponese leader settore
Studi in ambito Fertilità e Menopausa (inventore test ormonale di menopausa)
Ospite c/o trasmissioni televisive su tema “menopausa”
Studi in ambito alimentare applicativo.
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Chiacchieriamo, parliamone insieme, conosciamone il problema e valutiamo modelli applicabili, formuliamo ipotesi alimentari.
Sarai tu a convincerti e se lo sarai troverai la motivazione per recarti al supermercato o negozio di fiducia, “fare la spesa” di alimenti di TUO gradimento, portarli a casa e cucinarli.
A me non sono mai piaciuti, ad esempio, i finocchi crudi. Eppure nell'ambito alimentare di cui si potrebbe dialogare, essi si ritrovano. Se la pensi come me semplicemente li eliminerai dalla tua quotidianità, sostituendoli con..che preferisci? Pomodori, peperoni, cavolfiori..altro? Dimmi tu, perchè questo approccio alimentare si basa sulla Soddisfazione.
Devi essere soddisfatta di quello che mangi e devi essere soddisfatta dalla quantità di ciò che mangi. Mai un approccio alimentare che ti forzi a terminare un pasto od una cena..con la fame. Scorretto.
Alimenti che scegli tu, in un ambito molto vasto; quantità che sarà il tuo corpo a definire. E la semplice regola di seguire modelli, abbinamenti, successioni e..sì, anche proibizioni (iniziali).
Proibizioni è un brutto termine?
Il fumo ti sarà proibito..ma non credo che sia deleterio. Gli alcoolici pure (ma più avanti un assaggio di vino rosso o prosecco entrerà nella tua vita alimentare), caffè, the ed eccitanti sarà meglio bandirli o limitarli al massimo.
Patatine fritte, lardo, pancetta, indigestione di formaggi?..ma li vuoi dimenticare?..poi sarà il tuo corpo, al termine del periodo, che, educato, te li “dimenticherà”
Sì, perchè esiste anche un periodo.
Si ragiona in termini di programma e quindi anche di tempi.
Un periodo di 4 settimane, meno di un mese, per iniziare a rieducare il tuo metabolismo, dialogare col tuo corpo e vedere come risponde, favorevolmente, al tuo nuovo comportamento alimentare.
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Complimenti. Stai iniziando a dialogare correttamente col tuo corpo: ti capisce e ti ringrazia.
A proposito, dove sono finiti quelli pannelli adiposi che prima notavi sui fianchi..sui glutei..sulle braccia..sul collo..sull'addome?..
Io lo so.
Dr Ivano R. Bartoli / 2018