Forse l'essere lontani da foto costruite o dal "fate questo" "state fermi" e ordini del genere. Il mio è un racconto fatto con le immagini. Nel pensare al reportage matrimoniale intendo un racconto che non obbliga e non impone agli sposi atteggiamenti statici, fuori dalla loro naturalezza, ma al contrario li lascia liberi di vivere la giornata, senza l’ansia dello scatto.