Il lavoro spesso viene svolto con sufficienza perché si riceve un compenso. In realtà per me la fotografia prima di essere un lavoro è passione, è la mia anima, è la voglia di mettermi in gioco tutte le volte che mi viene commissionato qualcosa o ogni volta che lavoro a un mio progetto: ci metto tutto me stesso. La creatività, la possibilità di venire a contatto con molte persone e le loro emozioni mi danno la carica. L'idea di trasformare in immagini le emozioni del momento, il significato di un gesto, la manualità e la creatività di un artigiano. L'umiltà di pormi sullo stesso piano di chi ho di fronte ascoltando i suoi desideri e saper rispondere ai sui bisogni o dubbi. La fotografia è luce. Fotografia, letteralmente: scrivere con la luce. Ed è attraverso di essa che interpreto i miei soggetti; cerco di carpire l'essenza interiore, l'univocità di un uomo o di una donna. Non finisco mai d'imparare e non mi dico mai "ecco ora so tutto sulla fotografia". Non è così; da buon professionista rimetto sempre in gioco tutto e da ogni lavoro traggo insegnamento. E una volta che ho raggiunto un nuovo traguardo sia nella vita come nella professione, quel traguardo diventa una nuova partenza.
La sfida non è ritrarre una persona fisicamente, non solo, la sfida è riuscire a fotografane la bellezza interiore. Non sono geloso delle mie conoscenze ed è per questo che nei corsi che tengo cerco di trasmettere tutto il mio sapere. La capacità di sorprendere chi guarda la fotografia.
La domanda che spesso mi viene rivolta è: “Quanto costa?” La mia risposta “Il costo del lavoro finto è…” “Così tanto? Io pensavo costasse pochissimo. Ma non potrei non pagare nulla facendole pubblicità? ...”. Sarebbe come dire a un avvocato: “Anziché pagare la parcella quando pubblico i miei post sui social, che sono letti da tutti, scrivo il suo nome e dico che è bravissimo e che vince tutte le cause!". Sarebbe come dire all’ortolano (che si è alzato alle 4 di notte per andare alle 6 al mercato per comprare frutta e verdura da rivendere): “Sa che lei ha la verdura e la frutta più buone degli altri? Invece che pagarla incido il suo nome sulla buccia di cocomero (anguria) e metto anche il suo numero di telefono, poi l’attacco fuori da casa”. Sarebbe come dire… Beh, insomma hai capito cosa voglio dire.
Il consiglio che mi sento di dare è di avere già una bozza d'idea in testa per il lavoro che mi verrà richiesto di realizzare e la disponibilità ad approfondire insieme e a cambiare il progetto stesso anche in corso d'opera, al fine di ottenere un risultato eccellente. Non mi piacciono le etichette ed è per questo che mi trovo molto bene a lavorare con le persone LGBTQ+ con le quali condivido le idee di pari diritti e uguaglianza. Lavoro principalmente in Toscana ma sono disponibile, previo accordo, a spostarmi in tutta Italia. Spesso nei lavori ho il mio staff al seguito: truccatrice / truccatore, assistente alla / alle persona / persone, assistenti di set.
Ho lavorato per aziende importanti: nel settore dell'abbigliamento, in quello vitivinicolo, aziende di cosmesi. Ho realizzato foto a convegni organizzati dalla Comunità Europea; foto per il Dragon Film Festival. Insomma un po' d'esperienza sul campo l'ho fatta.