Penso che gli aspetti che più mi differenziano dagli altri siano principalmente tre: il primo è quello che deriva dalla mia esperienza lavorativa nel campo del disagio sociale, che mi fa mettere in primo piano le necessità della persona che si rivolge a me. Il secondo punto e quello legato a punti etico mortali che io reputo molto importanti e che mi impone quindi di parlare alle persone con chiarezza e sincerità in modo che la loro scelta possa essere il quanto più informata e consapevole possibile il terzo deriva dalle mie conoscenze in ambito tecnologico e informatico che mi permettono quindi di trattare temi e problematiche molto attuali che sono in continua evoluzione e che sono legate a doppio filo con lo sviluppo tecnologico, permettendomi inoltre di aver la possibilità di optare qualora sia necessario e possibile per strumenti atipici e innovativi
Il bello di fare un percorso psicologico con una persona sia questo un percorso di cura, di supporto o mirato alla crescita personale è che c'è un arricchimento ed una crescita reciproca. A prescindere dal tipo di percorso che si svolge assieme sia la mente del terapeuta che quella del paziente sono soggette a nuovi stimoli di pensiero, a nuovi ragionamenti e a nuove esperienze emotive che lasceranno il loro segno ed andranno ad inscriversi in quello che è il proprio vissuto.
In generale direi che sono 3 le richieste che vengono fatte maggiormente: -La prima in genere avviene più volte durante il percorso ed è quella di avere consiglio, in genere a questo tipo di richiesta non si dà una risposta vera e propria perché non sta allo psicologo indicare alla persona cosa o come dovrebbe fare ma piuttosto farla ragionare sul perché, sul come si sente. -La seconda riguarda il quanto tempo dura una terapia: a questa domanda in genere spiego che nell'ambito della psicologia e della psicoterapia esistono vari modelli; alcuni si rifanno a determinate metodologie che hanno un approccio sintomatico al malessere e quindi hanno un numero preciso e limitato di sedute e altri invece utilizzano dei metodi che sono a più largo spettro e quindi non possono sapere a priori quanto lungo sarà il processo terapeutico. Facendo io parte del secondo gruppo ciò che posso dire è che il percorso prenderà tutto il tempo necessario. -La terza domanda è il quanto costa, questa domanda ovviamente ha una risposta che dipende dal servizio e non posso fare qui un listino prezzi. Posso però dire che la mia filosofia rispetto al compenso è la seguente: dato che ritengo che i percorsi psicologici siano molto importanti ed essendo anche convinto che il maggior numero di persone dovrebbe beneficiarne, da parte mia tento di tenere i prezzi ad una cifra che faccia in modo che i miei servizi possano essere abbordabili da chiunque senza però svalutare il grado di sforzo e del costo economico che è necessario per la formazione continua che chi fa questa professione deve sostenere
MMi sembra importante dire alcune cose riguardo al mio approccio e a quello che comporta. In prima battuta come ho scritto nell'annuncio seguo una metodologia analitico/fenomenologica questo comporta che per scrupolo prima e durante l'esercizio io per alcuni anni abbia fatto a mia volta un percorso psicologico/analitico in modo da poter funzionare al meglio durante il lavoro. Non tutti gli approcci prevedono questo ma per studio ed esperienza ho ritenuto opportuno intraprendere questo tipo di percorso per non lasciare nulla al caso. Il secondo aspetto che mi sento di trattare e quello delle aspettative rispetto ad un percorso psicologico di qualsiasi tipo. Viviamo in una società che grazie alle tecnologie ci ha fato accedere ad un benessere più o meno generalizzato, e ad un’istantaneità tra il desiderio ed il soddisfacimento dello stesso, tuttavia molte cose della vita sono rimaste lente e spesso difficoltose. La psicoterapia è una di queste, certo ci sono persone che promettono risultati facili e veloci, ma l'esperienza almeno a me ha insegnato che in ogni campo per costruire qualcosa di solido ci vuole un tempo e una fatica, nella psicoterapia e più in generale nei percorsi psicologici vale secondo me lo stesso principio.
Una volta stavo parlando con un imprenditore che soffriva di una presunta problematica depressiva e che non voleva recarsi per un consulto professionale presso un collega così gli dissi:" Lei ha costruito un’impresa dal nulla, suppongo sia stato molto faticoso" lui mi rispose "certo, ho fatto veramente molta fatica", io continuai: “immagino ci sia anche voluto molto tempo affinché le cose funzionassero a dovere" e lui in risposta: “si ci ho messo degli anni". Io dissi allora:" allora perché suppone che lavorare su sé stesso e cambiare degli aspetti fondanti e radicati della sua vita dovrebbe essere meno faticoso?" Lui non riuscì a rispondere e una settimana dopo iniziò un percorso con una collega.