Prima di tutto credo che bisogna saper ascoltare. In una parola o in una foto il cliente chiede un servizio ben preciso. Credo di essere in grado di spiegare al cliente in termini tecnici, e tramite referenze di prodotti, immagini e contesti cosa stia cercando.
La possibilità di "giocare" con il cambio della immagine così come la possibilità di creare un'immagine di sè ben precisa e definita. La versatilità con la quale si può vivere la moda, sia per vezzo che per cultura è molto affascinante. Mi piace la molteplicità di richieste che vengono poste dai clienti, sempre differenti e mai scontate.
Solitamente non iniziano con il fare domande, ma con delle affermazioni ben precise. Le domande iniziano quando leggono interesse nella tua persona. Le domande iniziali sono spesso riferite a come vedrei la loro immagine, come meglio si possa trovare un compromesso tra ciò che si armonizza con la loro silhouette e il loro gusto. La risposta è sempre soggettiva: un determinato fisico si presta a determinati volumi e tessuti, un colorito sta meglio con un determinato colore e trovare un compromesso con lo stile del cliente è più facile di quanto si immagina.
Credo che sia un lavoro in continua evoluzione.
Probabilmente una delle esperienze che mi ha particolarmente colpita è stato il periodo di lavoro in Cina, e la conoscenza di realtà manifatturiere così lontane da noi, dove l'idea di femminilità e prodotto è totalmente diversa.