Cosa ti differenzia dai tuoi diretti concorrenti?
Fin dai tempi delle scuole medie e superiori davo alle mie compagne spiegazioni di ogni materia, specialmente nel campo umanistico-letterario. Mi metto accanto ai miei allievi come una compagna di scuola che ha chiara qualche regola in più rispetto a loro e ha imparato qualche trucco per rendere piacevole l'esercizio della traduzione, e poter pertanto godere della fruizione dei messaggi inviatici dai nostri antenati.
Il paziente esercizio di "decodificare" un testo latino o greco insegna a leggere tra le righe della vita
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Cosa ti piace del tuo lavoro?
Mi sembra doveroso trasmettere ai più giovani ciò che ho imparato dai testi antichi e dalla vita.
Amo il contatto con i ragazzi e quella sorta di "complicità" che si instaura nella comune "lotta" contro le difficoltà insite in certe materie, ma troppo spesso ingigantite da un cattivo insegnamento scolastico.
Come dei domatori di un circo, cerchiamo insieme di ammansire quelle che definisco "affascinanti bestie selvatiche", riuscendo a coccolarle e carezzarle piuttosto che esserne sbranati.
La mia più grande gioia è quando un allievo che prima "odiava" queste materie e mal tollerava queste lingue considerate "morte" ed "inutili", ne scopre l'armonia e la segreta bellezza e la vicinanza alla lingua che quotidianamente usiamo.
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Quali domande ti fanno di solito i clienti e come rispondi?
D. Quante lezioni alla settimana dovrete fare?
R. Dipende dal livello cui è suo/a figlio/a. Di solito, 2 volte/settimana se si tratta di una sola materia, 3 volte /settimana se sono 2 materie da recuperare.
D. Quanto tempo dura una lezione?
R. Non meno di 2 ore /lezione perché ogni testo va analizzato nei minimi particolari, ogni paradigma ripetuto, ogni regola rivista ... nulla deve restare nebuloso. Ogni lezione deve essere un passo avanti nell'acquisizione del metodo e della sicurezza.
D. E' disposta a fare lezioni di domenica?
R. Se necessario, si. Talvolta lo propongo io stessa in vista di un compito trimestrale o di un'interrogazione, se vedo che l'allievo necessita di un ulteriore supporto.
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Hai qualche esperienza che ti piacerebbe condividere?
Tante volte sono riuscita a far passare velocemente un allievo liceale dal 3-4 allo scritto al 7.
Sono riuscita ad accompagnare all'esame di Laurea, aiutando nella tesi, ragazzi che da soli non ce l'avrebbero fatta per motivi di lavoro e familiari, ridestando più volte l'orgoglio di "farcela", di dimostrare il loro valore, e non abbandonare la spugna per gli ultimi due o, addirittura, l'ultimo esame.
In particolare, ho pazientemente e con amore seguito per tanti anni una ragazza, già insegnante di sostegno, che, alle prese col biennio di Latino all'Università, più volte aveva deciso di mollare tutto. Giunta proprio alla soglia della Laurea, solo un sms con la ben nota frase dantesca "Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire vertute e canoscenza" riuscì a farle vincere il nuovo rifiuto, più determinato dei precedemti, di coronare i suoi studi, dandole lo sprint verso l'ambito traguardo.
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