Ogni insegnante di yoga porta nella pratica le proprie caratteristiche e la propria sensibilità. Prima di intraprendere un cammino è importante sperimentare qualche lezione per verificare di sentirsi in sintonia con il proprio insegnante. Personalmente cerco sempre di aiutare gli allievi a trovare la propria via, il proprio approccio allo yoga.
Mi piace la dimensione del "cammino" e della condivisione. Insegnante e allievi percorrono la propria strada a livelli diversi nella consapevolezza che la pratica ci regala sempre qualche cosa di nuovo: nuovi spunti per approfondire la conoscenza di noi stessi e della nostra relazione con il mondo.
Spesso mi vengono poste domande "terapeutiche". Pur sapendo che lo yoga è di grande beneficio per il corpo, cerco sempre di fare entrare chi pratica in una dimensione più "olistica" in cui prendersi cura di un insieme complesso fatto da corpo, mente, respiro.
Lo yoga, pur essendo una pratica corporea, non è uno sport. Attraverso l'azione sul corpo si impara ad entrare in contatto con il respiro, l'energia e la mente. E' importante praticare in buona salute e non avere grossi problemi di tipo articolare. Nel dubbio è sempre bene parlare con il proprio medico prima di cominciare.
Ho praticato yoga in contesti diversi lavorando con bambini, disabili, persone anziane (yoga sulla sedia). In tutti questi ambiti una pratica dedicata ha sempre dimostrato la sua validità.