Paragonerei il mio lavoro ad una mano tesa che aspetta di essere afferrata. Spesso la paura, la vergogna, il giudizio esterno non permettono alle persone di cercare quella mano, ma quando accade si sprigiona un'intensa forza che smuove moltissime risorse nel terapeuta e nel paziente. Inizia un percorso, fonte inesauribile di risorse, nascoste, da condividere ed utilizzare.
Stereotipi sulla figura dello Psicologo: - "Ci vanno solo i matti" (si può scegliere di iniziare un percorso solo per conoscersi meglio ed accrescere le proprie abilità) - "Sa leggere nel pensiero e interpretare i sogni" (no, non abbiamo capacità magiche, solo capacità di sensibilibilitá ed empatia) - "Lo psicologo è per i deboli" (riconoscere i propri limiti o disagi è un grande atto di forza e consapevolezza) - "Lei è così giovane, cosa vuole capire...." (vero, a volte siamo giovani, ma formati e professionali)