Quando ascolto i clienti sia singoli che in gruppi di relazione, lo faccio in maniera autentica. Sono presente con il cuore e con la mente ascoltandoli senza alcun giudizio e pregiudizio. Non do soluzioni, ma creo le giuste direzioni e visioni perché ognuno trovi la strada più consona al proprio sentire ed in grado di percorrerla. La professione che ho svolto per trent'anni in qualità di Architetto, mi ha formato alla comprensione dei vari linguaggi artistici, che uso quali tecniche di supporto all'ascolto attivo e all'incontro profondo del sé.
Praticare la professione di Counselor è entusiasmante. Sentirsi strumento attivo e di aiuto per il superamento dei momenti difficili della vita, mi fa sentire utile alle persone e migliore nel condurre la quotidianità sociale della mia esistenza. Mi rende felice poter inviare a professionisti con capacità cliniche e competenze specifiche i clienti che portano disaggi ai quali la mia professione non è autorizzata a dare risposte.
I clienti spesso mi chiedono: riuscirò a superare questo momento complesso della mia vita? Io rispondo sempre loro: quanta voglia ha di superarlo? Quanta presenza attiva ed energia impiegherà perché io la possa aiutare?
Ho lavorato per lungo tempo su di me per conoscermi profondamente. Mi sono incontrato più volte con le mie diverse facce. Ho imparato a farle convivere proficuamente e a contenerle se del caso. Il mio mentore mi diceva sempre: "Non potrai aiutare alcuno se prima non impari ad aiutare te stesso". Ciò mi ha formato professionalmente e mi ha cambiato profondamente.
Di solito la maggior parte dei clienti pensa che ciò che sta vivendo sia colpa di qualcun altro o di qualcos'altro. E' bello, dopo qualche incontro, cogliere il cambiamento nel cliente che prende coscienza di una diversa articolazione degli eventi , delle relazioni e delle emozioni che sono entrate in gioco. Da quel momento in poi potrà, senza ulteriore aiuto, essere in armonia con se stesso e gli altri.