Cosa ti differenzia dai tuoi diretti concorrenti?
In pratica eseguo due diversi stili, uno "documentario", noto anche come Reportage, che si tratta di un racconto della giornata senza interferire con i soggetti, quindi foto scattate in maniera naturale senza creare un set di posa. L'altro stileè il Ritratto, cio'è, catturare l'emozione del soggetto in quel giorno, creando atmosfere e gestendo l'evento in maniera che ci'ò possa essere ripreso.
Oltre allo stile c'è anche una ricerca nella post-produzione come la tecnica del "matte painting" o pittura digitale e velocità di consegna dell'album.
Questo vale sia per Matrimoni che per Comunioni e battesimi, ma anche foto Premamma e book fotografici in genere.
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Cosa ti piace del tuo lavoro?
Più che lavoro è una Passione. Indipendentemente dal tipo di evento, è bello sentirsi scelto per immortalare le loro Emozioni per poterle poi, rivedere nel tempo.
È appagante sapere che dopo anni, quando le persone si emozioneranno di nuovo guardando le mie foto, avranno in qualche modo, un ricordo di me.
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Quali domande ti fanno di solito i clienti e come rispondi?
La più comune e la più scontata è quella economica. Di solito rispondo che un matrimoni, ad esempio, non lo puoi vedere in anticipo (anche non sai cosa accadrà quel giorno, per esempio, ricevere tante sorprese dagli amici, o anche un ospite speciale sul ricevimento) come può essere per i fiori o le bomboniere, il servizio fotografico è un rapporto di fiducia che si va ad instaurare tra gli sposi ed il fotografo. Credo non sia bello scegliere un fotografo troppo economico e che abbia un carattere che non si interfaccia agli sposi al punto che le foto siano imbronciate o pose plastiche.
Credo che la cosa più idonea sia scegliere prima una "persona", poi il professionista.
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Hai qualche informazione particolare che vuoi condividere sul tuo lavoro?
La Fotografia in genere, è un arte. Si deve essere capaci di immortalare un'emozione, un'istante, fermo nel tempo.
Tutto il resto passa di moda.
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Hai qualche esperienza che ti piacerebbe condividere?
Ricordo agli inizi, quando sul ricevimento di un matrimonio, venne a piovere, e gli sposi ci tenevano ad avere un ricordo della location. Ricordo che il cielo era nero, il prato fuori era ovviamente bagnato e sotto i porticati l'acqua faceva scivolare la sposa. Per non finire, la sposa si mise a piangere. Come riprendere la situazione? Quì esce il professionista, colui che sa risolvere questi intoppi.
Con calma chiesi alla sua migliore amica se pottesse truccare la sposa, mi inventai un giochino da fare all'interno della sala con gli amici degli sposi, in modo da fargli ritornare il sorriso e distendere i nervi. Così, appena uscì una schiarità, colsi l'attimo per portare gli sposi fuori, nel giardino, e con l'aiuto di luci artificaiali, trasformai il cielo nero in blu, creando un'atmosfera suggestiva.
Certo, da NON avere un ricordo della location, siamo passati a giocare prima, e al ritratto poi.
Ecco perchè non bisogna guardare SOLO il lato economico.
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