In primo luogo la disposizione di legge per la quale il consulente indipendente è impossibilitato a percepire alcun compenso o incentivo da soggetti terzi. In altre parole l'unica fonte di remunerazione possibile è la parcella pagata direttamente dai clienti che si avvalgono del servizio, avendo così la certezza di un professionista che lavora esclusivamente nel loro interesse. Ecco un articolo dove trattiamo approfonditamente questo aspetto: https://www.ioinvesto.net/blog/consulente-finanziario-o-promotore/ Per andare oltre la mera classificazione legislativa, ci sono altri motivi che mi spingono ogni giorno. La passione per la finanza unitamente al desiderio di aiutare le persone credo siano le motivazioni più forti e che più possono fare la differenza, per me e per i miei clienti.
Quello che preferisco del mio lavoro è la possibilità di consigliare in maniera trasparente e senza conflitto d'interessi, la soluzione migliore per ogni esigenza riguardante la finanza personale dei miei clienti.
La prima domanda che solitamente mi viene posta è come faccio a gestire i soldi se non mi appoggio ad alcuna banca o assicurazione. La risposta è che non c'è alcuna necessità perchè come consulente indipendente non posso, per legge, gestire in prima persona i soldi dei miei clienti, che in tal modo rimangono sempre padroni del loro capitale, potendo così effettivamente occuparsi personalmente delle loro finanze. Da questo consegue che, per usufruire dei miei servizi, non è necessario cambiare il proprio istituto di riferimento a meno che non siate voi stessi a volerlo. Essere indipendenti vuol dire anche questo, valutare assieme ai miei clienti le diverse esigenze e scegliere sempre la soluzione più adatta a loro, anche quando si tratta dell'intermediario con cui operare.
Una delle esperienze che ricordo con più piacere mi ha dimostrato che il lavoro ben svolto e la professionalità ripagano sempre. È legata ad una persona che si è rivolta a me per avere un confronto riguardo un portafoglio d'investimenti. Questa persona mi ha raccontato di aver speso parecchio tempo studiando gli strumenti a sua disposizione e come costruire il portafoglio seguendo una strategia valida, in grado di soddisfare le sue necessità. Dal confronto è emerso che effettivamente il lavoro svolto è stato molto buono, al punto che le migliorie che la consulenza avrebbe potuto apportare sarebbero state trascurabili in confronto al costo della parcella, motivo per cui ho deciso di fornire semplicemente qualche spunto di riflessione sconsigliando però di entrare in consulenza. La persona in questione ha apprezzato a tal punto che, nonostante non sia effettivamente divenuta cliente, ha consigliato la mia figura ad amici e parenti che hanno poi deciso di usufruire dei miei servizi. Questo mi ha dato la conferma della bontà del mio lavoro e di come possa essere apprezzato anche se sul momento non sembra portare risultati.