L'esperienza internazionale (avendo vissuto a Londra per sette anni ho lavorato con grandi produzioni e galleristi come BBC e National Portrait Gallery. Mi considero uno storyteller: racconto storie attraverso il mezzo fotografico e video.
Avere la possibilità di raccontare le storie delle persone. Vivere un po' della loro vita con loro fotografandola e filmandola. Per poi ricrearne una storia totalmente nuova in fase di montaggio: quella acquisita attraverso i tuoi occhi. Insegnare a chi vuole imparare davvero. La gioia più grande è forse proprio quella di vedere uno studente fare qualcosa di meraviglioso perché stato ispirato dal tuo insegnamento.
Quando mi viene richiesto un preventivo non fornisco dei numeri a caso. I miei prezzi sono basati sulle ore di lavoro e tempistiche di realizzazione ma anche sull'approccio che il cliente vuole avere col video o le foto.
Il mio modo di lavorare si basa su una grande attenzione sulle esigenze del cliente. Mi piace conoscere la persona che mi commissiona un lavoro o un workshop in modo da far si che quel lavoro non abbia il peso di un lavoro per nessuno dei due. Questo non vuol dire che la qualità non sia alta, tutti i miei lavori hanno uno standard di ripresa, editing e insegnamento sui livelli della BBC ma è l'approccio che voglio che sia diverso, più umano, più comprensivo delle idee che le persone hanno e che non sempre sono facili da individuare.
Ho fatto davvero tanti lavori video e fotografici ma ce ne sono alcuni che ancora risuonano positivi ricordi. Uno è stato un video fatto per il magazine di attualità TimeOut London, sono stato commissionato per filmare il Pride a Londra e benché fosse stato molto inteso mi ha procurato grandi gioie: abbiamo inziato a filmare l'evento a mezzogiorno e finito alle sette di sera, per le otto stavo già a casa scaricando i video e iniziando l'editing; avevano bisogno del video il primo possibile dunque ho editato per tutta la notte e fatto la prima consegna alle 6 del mattino. Dopo le alcune revisione con la produttrice abbiamo finito il video in poche ore e prima delle 11 del mattino era già online. Il video ha generato 170.000 visualizzazioni nel giro di 24 ore. Un'altra bella memoria è su un corso di fotografia fatto in un centro sociale per senzatetto in una periferia di Londra. Vi erano anche alcuni migranti che non parlavano quasi per niente inglese ma è stato incredibile vedere come dopo poco tempo avessero imparato a comunicare i proprio pensieri attraverso la fotografia.