Amo il mio lavoro, curare le persone che vengono a chiedermi aiuto con la stessa qualità con cui io vorrei essere curato, con tecniche che esistono nel 21º secolo, e poi amo il sorriso dei miei pazienti, dai più piccoli ai più anziani, dal momento in cui tolgono l’apparecchio dentale al momento in cui smettono di piangere e tornano a sorridere dopo una forte pulpite a un dente.
Vista la qualità della spiegazione del caso clinico che offro durante ogni prima visita, coadiuvata dalla tecnologia attuale, il paziente ha ben capito il suo problema e l’unica domanda che mi chiede é “Mi può fare uno sconticino?”.