Userò le parole di una mia ex paziente: "Oggi mi rendo conto che abbiamo lavorato insieme sulla mia intera esistenza: sull' amor proprio passando per un sano egoismo e arrivando alla costruzione dell' autostima. Sul controllo, quell' illusione assurda che succhia energie. Sui diversi punti di vista familiari. Sull' accettazione degli eventi, dei comportamenti che a volte non vanno come vorremmo e che se diciamo come ci fanno sentire, si sgretolano da soli dentro di noi. Sull' accettare noi stessi, nella nostra vulnerabilità che non è poi così malvagia ma apre nuove vie. Non penso di essere arrivata a un punto conclusivo piuttosto penso che da questo punto in poi abbia degli strumenti in più,che prima ignoravo di avere, per poter affrontare quello che mi succede . E credo che questo influenzerà come già influenza le mie scelte."
La relazione terapeutica che si instaura tra psicologo e paziente, così diversa da tutte le relazioni della vita quotidiana.
Spesso, soprattutto chi non si è mai seduto davanti a uno psicoterapeuta, chiede che cosa deve fare per stare meglio. L'unica risposta possibile è che la scelta è personale, non esistono percorsi già tracciati, il mio lavoro è aiutarli nel cambiamento che sono disposti a compiere verso uno stato di benessere.